Cerca

Varisella

Il sindaco boccia il bus a chiamata, la minoranza: "Mobilità è diritto costituzionale"

Progetto Paese aveva chiesto la distribuzione di un questionario per capire la disponibilità della popolazione all'idea

Settimo Torinese

Bus a chiamata (foto d'archivio)

La richiesta del gruppo di minoranza Progetto Paese era chiara e tonda: "In questo momento storico di aumento dei prezzi dei carburanti chiediamo di interrogare la popolazione in merito all'istituzione di un bus a chiamata". L'ha detto il capogruppo Tullio Nocera, aprendo la discussione sulla mozione presentata da PP durante l'ultimo consiglio comunale.

"Questa era una mozione del 9 agosto dello scorso anno - ha aggiunto Nocera durante il consiglio svoltosi venerdì scorso su Zoom - penso che abbiamo battuto ogni record di lentezza". 

"Si tratta di un tema delicato - ha replicato Colombatto in consiglio - e in questo momento la Regione taglia su questi aspetti. Noi avevamo diciannove bus che raggiungevano Varisella, e ce n'erano due al mattino che nessuno utilizzava e quindi lo stallo era finito a Cafasse. Ora di bus ce ne sono sedici nell'arco delle 24 ore".

L'ultimo consiglio comunale

Per quanto riguarda il bus a chiamata, per Colombatto si tratterebbe di "un servizio erogabile ma, come ci è stato spiegato, rimettendo in discussione l'attuale servizio bus. Io lo trovo un po' pericoloso, perché è vero che possiamo offrire un servizio in più ma qui abbiamo il Mutuo Soccorso di Fiano e l'Auser di Varisella che svolgono una serie di attività portando persone in ospedale e aiutando chi ha delle difficoltà".

Ad oggi, inoltre, "io non ho mai avuto alcuna richiesta da parte di nessun cittadino che abbia fatto presente la sua difficoltà a raggiungere il posto di lavoro e la necessità di rivedere i tragitti dei bus. Al momento quindi lo vedo come un servizio che potrebbe restare inutilizzato. Inoltre non potrebbe usufruirne solo Varisella ma dovrebbe essere legato alla zona e agli altri Comuni. Parlando con gli altri sindaci siamo così rimasti dell'idea che le corse debbano rimanere così in attesa dei cambiamenti sulla ferrovia che passa per Ciriè".

Il sindaco di Varisella Mariarosa Colombatto

"Sappiamo per certo che non sarebbe necessario sottrarre corse all'attuale servizio che viene svolto - la controreplica di Nocera -. Si tratterebbe di un servizio in più. Noi chiediamo ad ogni modo che siano i cittadini a decidere, e che lo facciano tramite un questionario. Il questionario costerebbe molto poco, ma ormai abbiamo capito che ogni volta in cui vi chiediamo di interpellare i cittadini e di aprirvi a loro non siete d'accordo. Un cittadino avrebbe diritto di muoversi coi mezzi pubblici, anche se deve farlo di mattino presto".

Riassumendo, per la Giunta guidata da Colombatto il servizio di bus a chiamata sarebbe superfluo: Varisella è già servito in maniera abbastanza capillare e non sono pervenute richieste di miglioramento del servizio in Comune. Per Progetto Paese, invece, le cose stanno diversamente: i cittadini andrebbero interpellati per poter giudicare il servizio di trasporto pubblico locale così come si presenta ad oggi.

Il capogruppo di minoranza Tullio Nocera

Sulla questione, il gruppo Progetto Paese ha aggiunto qualche considerazione in una nota stampa. "Abbiamo precisato - ha scritto Nocera ai giornalisti - che dall'inizio della consiliatura si è sempre mantenuto un atteggiamento di chiusura verso i cittadini e che è l'offerta che crea la domanda, come precisato per esempio recentemente dall'Osservatorio per la Torino-Ceres. Abbiamo ricordato che la mobilità è un diritto costituzionale ed i cittadini hanno comunque diritto di esprimersi in merito".

 

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori