Gli aumenti previsti del prezzo del gas, a cui sono legate contrattualmente le tariffe del teleriscaldamento, non produrranno effetti sulle bollette dei cittadini leinicesi, fino alla fine dell’anno. Dunque con l’inverno alle porte, le temperature rigide e i termosifoni da accendere arriva una notizia importantissima per i cittadini che non si troveranno ulteriori aumenti in bolletta, almeno fino a fine anno. È quanto ha deciso l’Amministrazione comunale con una delibera di indirizzo nei confronti di Provana Calore Srl, società di totale proprietà del Comune di Leini che gestisce il teleriscaldamento negli edifici raggiunti dalla rete e anche in tutte le strutture di proprietà comunale. Da qui a fine anno, almeno per quella parte di cittadini e famiglie, circa 5.800 nuclei su un totale di 16.600 abitanti, raggiunti dalla rete di teleriscaldamento, non ci sarà nessun aumento in bolletta. Il provvedimento riguarda anche gli uffici comunali, le scuole, la biblioteca, gli spazi pubblici. La delibera della Giunta comunale nasce da una serie di approfondimenti con l’Amministratore unico di Provana Calore Srl, Luca Elia, volte a indentificare possibili interventi per contrastare gli effetti degli aumenti dell’energia. “Stiamo valutando altre iniziative insieme a Provana Calore Srl – ha spiegato il Sindaco durante la seduta del Consiglio Comunale -, legate alla destinazione di parte degli utili a contributi da erogare alle famiglie in difficoltà, ma per definirle dobbiamo prima di tutto verificare con l’azienda le previsioni di bilancio, quindi verificare se vi saranno interventi degli enti superiori in modo da non ripeterci. Per il momento il blocco degli aumenti, indipendentemente dalle decisioni di Arera, l’autorità di controllo sull’energia, in merito ai prezzi, è un passo avanti importante: per i prossimi mesi, già a partire dal 1 ottobre, Arera potrebbe deliberare incrementi significativi”. Una decisione che è stata comunicata durante l’ultimo Consiglio Comunale dal Sindaco, Renato Pittalis. “Stiamo lavorando - precisa il primo cittadino, per quanto riguarda i cittadini che non sono collegati al teleriscaldamento - affinché l’extragettito venga ridestinato ad una sorta di ristoro a favore degli utenti”. A lanciare il primo allarme è stato lo stesso presidente dell’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che domani comunicherà le nuove tariffe per l’elettricità. “Andremo incontro a una variazione estremamente rilevante per i consumatori, che si inseriscono in un quadro rilevante di variazione di tutto il sistema”, ha detto il presidente Stefano Besseghini, intervenendo all’Italian energy summit. E le associazioni dei consumatori insorgono e chiedono all’autorità di fare marcia indietro sull’invio mensile delle bollette e il nuovo metodo di calcolo per le tariffe del gas. Il Codacons stima che la decisione di Arera di scegliere da ottobre il mercato Psv per la determinazione delle tariffe del gas, potrebbe comportare un esborso aggiuntivo tra i +450 e i +500 euro annui a famiglia. Contro questa decisione l’associazione ha già fatto ricorso al Tar della Lombardia e ne sta preparando un altro contro le bollette mensili, che definisce “un inganno”. Già nei primi 9 mesi del 2022 bolletta gas ha raggiunto quota 1.516 euro a famiglia, con un balzo del 93% sul 2020, calcola Assoutenti. Ora “l’incidente che ha colpito due linee del Nord Stream nel mar Baltico, il nuovo metodo di calcolo scelto da Arera per l’aggiornamento delle tariffe e la mancanza di disponibilità di gas in Italia per la stagione invernale, rischiano di far schizzare alle stelle le bollette degli italiani”, denuncia l’associazione. Anche Consumerismo No Profit attende “enormi rincari” per gli ultimi mesi del 2022 e chiede ad Arera di fare un passo indietro su bollette mensili e calcolo delle tariffe del gas, “garantendo gli interessi degli utenti e non quelli delle società energetiche”. Il prezzo del gas intanto, dopo il Nord Stream, è in altalena: risale mentre la Danimarca sottolinea che ci vorrà una settimana o due prima che le perdite sul Nord Stream possano essere esaminate scendendo in profondità. I Ttf ad Amsterdam tornano sopra quota 200 (sfiorano 201) euro al megawattora segnando un rialzo dell’8% per cento. Per il momento, almeno fino a fine anno, tutte queste preoccupazioni non toccheranno (in parte) il Comune di Leinì.
Cos’è la società Provana Calore?
Provana Calore S.r.l. dal 2001 produce e distribuisce calore all’utenza del Comune di Leinì mediante una propria rete di teleriscaldamento che assicura sia il riscaldamento degli ambienti, sia il fabbisogno di acqua calda sanitaria. L’impianto di produzione del calore è alimentato a biomassa legnosa, costituita da cippatoderivante da scarti di segheria o residui di potature di verde urbano e privato: l’impiego di tale fonte rinnovabile permette di contribuire fattivamente alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e ad incentivare la cura e la manutenzione del patrimonio boschivo, riducendo nel contempo la dipendenza energetica dai combustibili fossili (gas, gasolio, carbone) e valorizzando altresì le risorse locali. La centrale che alimenta la rete di teleriscaldamento, di proprietà Provana Calore s.r.l., è nel Comune di Leinì, in via Volpiano n. 47/A, ove trovano collocazione anche gli uffici direzionali, tecnici ed amministrativi. Il capitale sociale di Provana Calore s.r.l., di Euro 604.864,00 (ottocentoquattromilaottocentosesantaquattro) interamente versato, è detenuto al 100% dal Comune di Leini, la quale ne svolge l’attività di direzione e coordinamento. L’organo direttivo della Provana Calore s.r.l. è costituito da un Amministratore Unico, carica ricoperta, dal 12 maggio 2014, dall’ing. LucaElia, il quale risponde direttamente al Comune di Leini.
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