Cerca

GROSCAVALLO. E' mancato Bruno Berardo, cuoco della tradizione

GROSCAVALLO. E' mancato Bruno Berardo, cuoco della tradizione

Bruno Berardo

GROSCAVALLO. E' venuto a mancare nella mattinata di giovedì 7 aprile Bruno Berardo. Aveva 84 anni, la gran parte dei quali passati a gestire lo storico ristorante groscavallese "Pialpetta", assieme al fratello Battistin, scomparso quattro anni fa. "Bruno era uno di quei gestori che non ci saranno più - raccconta commosso Andrea Parodi, consigliere di opposizione groscavallese - perché faceva un po’ tutto all'interno del risotrante, anche se la sua mansione principale era la cucina". Un lavoratore instancabile, cuore pulsante del ristorante, nonostante il "frontman" del locale fosse il fratello Battistin: "A cucinare dietro le quinte, però, c'era sempre lui: Bruno - prosegue Parodi -. Lavorava senza sosta, era sempre all'opera. Oggi i cuochi sono quasi degli idoli, mentre all'epoca lavoravano nell'ombra ma costituivano il cuore pulsante dei ristoranti". I suoi piatti forti erano quelli della cucina piemontese: "Gli agnolotti li faceva lui come fossero figli suoi, e il suo sapere era tutto concentrato nella cucina tradizionale: quando passavi in piazza potevi sentirne i profumi, e tutti sapevano sempre cosa stava cucinando Bruno. Erano pochi piatti, forse una decina, replicati tante volte nei decenni fino a renderli perfetti, senza alcuna sbavatura". La storia del Ristorante Pialpetta è lunga, e per più di mezzo secolo è stata legata ai fratelli Bruno e Battistin. I due lo rilevarono nel 1958, e impararono tutti i fondamentali dell'accoglienza alberghiera e della cucina dai genitori. Negli anni '60 gestirono il locale sull'onda del boom economico, facendosi conoscere in tutte le Valli di Lanzo per la  loro cucina e il clima conviviale che si respirava tra le mura del ristorante. I due fratelli e le loro famiglie vivevano l'albergo intensamente, era la loro casa. Una volta terminato di lavorare ognuno si ritirava nelle proprie stanze e ritornava in postazione il giorno dopo. Pubblico e privato, così, si fondevano, e i locali del ristorante erano un crocevia di incontri e relazioni, in cui gli avventori passavano per un caffè o per mangiare qualcosa durante l'ora dei pasti. Questa dimensione conviviale era ancora più imponente durante le feste e gli eventi tradizionali, come quando tutta Groscavallo si ritrovava a fine estate per gustare il fritto misto del ristorante. "L'albergo Pialpetta era per tutti noi un punto di riferimento, soprattutto per chi come me è nato e cresciuto a Pialpetta circondato da grandi figure locali come Bruno. Figure, queste, che fanno parte di un piccolo mondo antico che pian piano sta svanendo" racconta Parodi. Dal 30 settembre 2021 il locale è chiuso, anche se Bruno aveva continuato a lavorarci fino a qualche anno fa, anche dopo la morte, nel 2018, del fratello Battistin. Poi a prendere le redini del posto erano stati i figli di quest'ultimo, anche se l'immagine del ristorante resterà sempre associata a quella di Battistin, figura estroversa e rappresentativa, e di Bruno, che dall'uscio del locale guardava le persone passare nella piazza centrale. Bruno se ne è andato qualche mese dopo la moglie, Maddalena, scomparsa l'ottobre scorso. Lascia i figli, Paolo e Simona. Il primo gestisce l'unico negozio di alimentari di Groscavallo, mentre la seconda è un'agronoma. "E' una figura che si ricorda in tutto il Comune - aggiunge il sindaco Giuseppe Giacomelli - anzi, forse in tutta la Valle. Tantissime persone sono passate al suo locale, dove concentrava tutti i suoi sforzi. Era anche un appassionato conoscitore del mondo agricolo, e ha portato avanti queste tradizioni per tutta la vita".
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori