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Il caso

Dalla Fiera al confronto: quando l'(in)coerenza volteggia come un falco a Chivasso

Chiuso il sipario sulla Fiera Zooagricola, restano in scena le polemiche tra l’attivista Riva Cambrino e l’Assessore Debernardi, in un duello di (in)coerenza e ironia...

Chivasso

L'Assessore Debernardi all'attivista animalista chivassese: “Quale è la coerenza di uno con sani incrollabili princìpi che stasera per cena si mangia con gusto una tagliata di Fasson

Alla Fiera Zooagricola Regionale del Beato Angelo Carletti, tenutasi ieri a Chivasso presso il Parco del Mauriziano, la star del giorno non è stata né una mucca da latte né un falco in volo, ma l'incoerenza. O almeno così sostiene Marco Riva Cambrino, attivista locale noto per il suo atteggiamento riflessivo, il quale ha rivolto critiche pungenti e ben mirate all'Amministrazione comunale. Tutto è iniziato quando, con una spolverata di sarcasmo degna di nota, Riva Cambrino ha postato su Facebook: “Davvero un esempio brillante di come si possa promuovere la tutela degli animali... ma solo quando fa comodo! Da una parte si organizza un flashmob contro l'uso degli animali nei circhi, e dall'altra si ospitano spettacoli di falconeria alla Fiera Zooagricola del Beato Angelo. Ma certo, perché è perfettamente normale addestrare rapaci selvatici per farli esibire per il nostro divertimento, no?”.

Non ci è voluto molto affinché l’Assessore Fabrizio Debernardi, con la precisione di un falco, per rimanere in tema, rispondesse: “Quale è la coerenza di uno con sani incrollabili princìpi che stasera per cena si mangia con gusto una tagliata di Fassone? Beninteso per puro piacere...”.

Fabrizio Debernardi, Assessore all’Ambiente, Lavori Pubblici ed Infrastrutture, Verde Pubblico, Decoro ed Arredo Urbano, Sviluppo e Recupero delle Periferie e Valorizzazione delle Frazioni, Risorse Agricole, Tutela del Suolo, Tutela delle Acque (Servizio Idrico Integrato), Gestione Rifiuti, Manutenzione, Edilizia Scolastica, Servizi Cimiteriali, Patrimonio e Demanio, Beni Comuni (Cittadinanza Attiva).

La querelle, però, non si è fermata qui. Anzi, ha preso una piega quasi da commedia, che poco si addice ad una figura istituzionale.

Riva Cambrino, dal canto suo, non ha perso tempo a contrattaccare, accusando l’assessore di benaltrismo: “Il tuo ragionamento benaltrista funziona anche con l'utilizzo di animali nei circhi e negli spettacoli itineranti. Quindi, a che pro fare il flashmob, se non per demagogia?”.

L'attivista chivassese Marco Riva Cambrino.

E come se non bastasse, l’attivista ha tirato fuori il regolamento comunale di Piacenza che, sempre secondo Riva Cambrino, sarebbe stato citato dall’Amministrazione come modello da seguire in materia di 'tutela animali': “Il regolamento comunale di Piacenza, che tirate in ballo come esempio, leggetelo anche, perché vi rientrano anche gli spettacoli di falconeria. Poi, se non vuoi ammettere l'errore per partito preso, perché fossi stato all'opposizione oggi avresti fatto un altro flashmob, ne prendo atto”.

Un estratto del regolamento comunale di Piacenza.

Ora, il regolamento di Piacenza, secondo i punti incriminati (il punto '1' e quello indicato come 'a', rispettivamente del primo e secondo articolo), sembrerebbe però mettere l’assessore in una posizione scomoda. Questo perché, nonostante le sue dichiarazioni animaliste e l’organizzazione di un flashmob contro gli animali nei circhi, pare che non abbia fatto altrettanto per evitare la presenza della falconeria alla Fiera.

E qui arriva il colpo di scena: se Chivasso emulasse il regolamento piacentino, dal prossimo anno gli spettacoli con animali, come la falconeria, dovrebbero sparire dalla Fiera. Ma Riva Cambrino non sembra fidarsi: “Aspettiamo con ansia la prossima trovata "coerente" dell'amministrazione: magari una bella corrida dei tori, perché, alla fine, sono solo "tradizioni culturali". Continuate così! Coerenza da manuale!”, prova a conclude ironicamente nel suo post.

L’assessore Debernardi, però, non molla e, con ironia pungente, replica: “Non mi hai risposto sulla tagliata di Fassone...”

Ma Riva Cambrino non lascia cadere la provocazione e risponde: “Spostare la discussione su cosa mangio per cena è solo un modo per evitare di parlare del vero tema: il rispetto e la libertà degli animali. La tua logica è semplicemente un tentativo di sviare la questione e di giustificare pratiche sbagliate. Solo perché qualcuno mangia carne non significa che non possa opporsi a forme di sfruttamento animale come la falconeria. La coerenza non sta nel non commettere errori, ma nel riconoscerli e cercare di migliorare”.

Alcuni esemplari di Fassone presenti alla Fiera Zooagricola Regionale del Beato Angelo Carletti di Chivasso. Immagine tratta dalla locandina ufficiale dell'evento.

Insomma, la Fiera Zooagricola Regionale del Beato Angelo Carletti, che avrebbe dovuto celebrare la tradizione agricola e l’amore per la natura, in questo contesto si è trasformata in un ring dove a combattere non erano solo le idee, ma anche la coerenza. E chissà quale sarà il prossimo round. Una cosa è certa: se l’amministrazione di Chivasso decidesse di emulare davvero Piacenza, la falconeria potrebbe fare un volo solo di andata... fuori dal programma della Fiera.

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