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Chivasso

Una rimpatriata a distanza di 30 anni dalla maturità

Un’occasione per fare un salto indietro nel tempo attraverso i ricordi…

CHIVASSO

Gli ex compagni di classe che si sono riuniti a 30 anni di distanza dalla maturità

Ritrovarsi per stare insieme, per riallacciare i fili della memoria, per condividere i ricordi di un’adolescenza sempre più lontana e di frequentazioni a volte diradatesi, altre addirittura terminate, dopo la fine degli studi, l’avvio della carriera lavorativa e la creazione di una famiglia.

Ritrovarsi, per un giorno, per ritornare indietro nel tempo e ricordare i vizi dei professori e gli aneddoti più divertenti dei tempi della scuola.

Questo è lo spirito che ha animato la 5^D del Liceo Scientifico Isaac Newton di Chivasso, che nel lontano 1993 ha affrontato gli esami di maturità e concluso un quinquennio importante nella vita di ognuno dei suoi componenti.

E’ vero, oggi ci sono i social, ma i messaggi non potranno mai emulare l’emozione degli abbracci con coloro con i quali hai condiviso gli anni della “meglio gioventù”.

I 21 compagni che nel 1993 si sono lasciati a luglio, fra un tema su Vittorini e uno studio di funzione, si sono ritrovati in 15, in occasione del trentennale della loro maturità; insieme hanno potuto mangiare, parlare, ridere, riportando indietro l’orologio del tempo per qualche ora.

Ieri, nel 1993, in quinta liceo

Oggi, 30 anni dopo

“Si è parlato di tutto, del passato e del presente, facendo anche una videochiamata con un compagno che lavora in Irlanda e che non è potuto essere presente. Sono passate di mano in mano anche le foto dell’ultimo anno e quelle delle gite insieme, che hanno riportato tutti a momenti magici. E i ricordi hanno toccato anche i professori, qualcuno scomparso di recente come la professoressa Farinato o il professor Viglietti, e qualcuno tutt’ora in forma come il novantenne professor Tironi - racconta Rossano Vitale, uno dei promotori della serata insieme a Raffaella Mosso -. E’ stata un’occasione per ritrovarci di nuovo tutti insieme, un momento emozionante e divertente, e questo ognuno di noi un po' se lo sentiva... Quello che nessuno poteva immaginare, invece, è che avremmo ritrovato istantaneamente l'atmosfera di un tempo. Scoprirci cambiati, ma in fondo non poi cosí tanto, e provare tutt’ora la gioia viscerale di stringerci e di sentirci ridere; è stato come se ci fossimo salutati l'ultima volta il giorno prima per rivederci poche ore dopo. Una serata da ripetere appena possibile”.

 

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