Cerca

Chivasso

"Mi sono sposata dentro l'Opera Pia: fare del bene è la mission della mia vita"

Giulia Menchetti, alla soglia dei 75 anni (li compirà il 6 marzo), si racconta. Dalla famiglia all'impegno con l'Avulss

CHIVASSO

Giulia Menchetti

75 anni il 6 marzo, una vita piena e, da sempre, con tanta attenzione rivolta al sociale. Lei è Giulia Menchetti e l’abbiamo incontrata per farci raccontare la sua storia.

Giulia in una foto di classe della quinta elementare

Giulia Menchetti in quinta elementare

Giulia è nata a Milano e ha vissuto in Lombardia per diversi anni. Ci dice di essere stata una bimba piuttosto goffa e paffutella, che aveva il sogno di diventare stilista. “Disegnavo continuamente modelli di vestiti, ma non ho mai seguito quella strada nella vita. I miei genitori mi hanno indirizzata verso una scuola commerciale, un qualcosa di considerato più ‘concreto’ ai tempi, e così ho studiato come segretaria di azienda per quattro anni - spiega -. Successivamente ho iniziato a lavorare per un’azienda che vendeva pezzi di ricambio per i camion e mi sono occupata del commercio estero”.

Nel 1965, il 3 marzo per l’esattezza, Giulia si è trasferita a Chivasso e qui è poi sempre rimasta. “Ci siamo spostati per motivi di lavoro di mio papà e ho iniziato a lavorare per il centro ricerche Enea di Saluggia. Desideravo essere il più autonoma possibile negli spostamenti e così ho cercato di prendere subito la patente; diciamo che il desiderio di autonomia è costantemente stato un punto cardine nella mia vita - afferma -. In Enea ho lavorato per trentacinque anni e devo dire che è stata la mia fortuna quel posto di lavoro, è sempre stato un ambiente internazionale e ho avuto il privilegio di affiancare dirigenti di qualità e di spessore, sia maschi che femmine, e ho anche avuto ottimi colleghi e colleghe. Sono una donna che ha sempre amato lavorare e devo dire che non ho mai trovato grossi difetti nel lavoro, mi ci sono trovata bene nel corso del tempo. Mi sono state date molte opportunità e le ho colte al volo ogni volta; non ero una che le inseguiva, non pensavo ‘Voglio fare quello o quell’altro’, sono tutte venute da sé e io mi ci sono semplicemente ‘buttata’ dentro a capofitto”.

Giulia Menchetti ha lavorato per qualche anno in amministrazione ed è poi passata in impianto, dove ha affiancato dirigenti italiani e non; gli ultimi cinque anni si è poi occupata di pubbliche relazioni, spostandosi a Torino.

Non solo lavoro nella sua vita, infatti il 5 febbraio 1972 si è sposata con Paolo Cesarato e l’anno dopo è diventata mamma di Carlo. “Mi ritengo molto fortunata per tutto ciò che ho avuto e che ho fatto, e lo sono tanto anche per la mia splendida famiglia. Sia quella di origine che quella che mi sono creata mi hanno costantemente supportata e ci tengo a dedicare qualche parola, in particolare, a mio marito, che mi ha quotidianamente aiutata a crescere e ha lasciato che seguissi i miei interessi, e lo stesso ho fatto io con lui. Ci siamo sempre rispettati - afferma sorridente -. Paolo è davvero un ottimo compagno e quest’anno abbiamo festeggiato cinquantuno anni di matrimonio. L’anno scorso, per il cinquantesimo anniversario, abbiamo un po’ voluto ripetere quanto fatto il giorno delle nozze: ci eravamo sposati dentro la casa di riposo Opera Pia perché volevamo condividere quel momento con persone che solitamente non erano abituate a partecipare a certi eventi, e dopo la messa avevamo organizzato sempre lì il pranzo; nel 2022 quest’ultimo non c’è stato viste le limitazioni legate al Covid, ma abbiamo mandato a tutti dolcetti e bomboniere”.

Il giorno delle nozze

Il matrimonio celebrato e festeggiato all'Opera Pia

Il giorno delle nozze

Le nozze all'Opera Pia

Come detto all’inizio, l’attenzione rivolta al sociale da parte di Giulia Menchetti è sempre stata tanta. Nel 1990 ha seguito un corso in Croce Rossa per diventare centralinista, ma non avendo potuto presenziare e sostenere l’esame la cosa non è poi andata in porto. “Ho visto un cartellone che sponsorizzava un corso base per diventare volontario Avulss (Associazione di Volontariato nelle Unità Locali Socio - Sanitarie), l’ho seguito e il 7 gennaio 1991 ho prestato servizio per la prima volta all’Opera Pia. E’ stato davvero magico per me - racconta entusiasta -.

La prima signora, la signora Carmelina, con cui Giulia ha stabilito un contatto a partire dal 7 gennaio 1991

La signora Carmelina, la prima con cui Giulia Menchetti è entrata in contatto nel 1991

Ho poi cominciato a fare volontariato anche in ospedale e non mi sono mai più fermata. Mi sono ‘trovata eletta’ come Responsabile del Canavese e poi in Consiglio Centrale, sì, perché ai tempi l’Avulss era nazionale, solo successivamente ogni sede è diventata autonoma. Per undici anni sono stata Vicepresidente sotto il mandato di Giulio Gozzola, a Chivasso, e nel 2005 sono stata eletta io stessa Presidente - racconta -. E’ bello quando le persone ti esprimono la loro fiducia e ti affidano un ruolo così importante, è un vero privilegio… ed io ho sempre cercato di fare il possibile per meritarmela questa fiducia e per ricambiarla. Diciamo che anche nel volontariato mi sono state offerte molte opportunità e anche qui le ho colte con entusiasmo. Amo quest’associazione che tutt’oggi presiedo e tengo molto a tutti i suoi volontari, che hanno avuto la capacità di stare al passo con i tempi e si sono sempre impegnati al massimo. Un valore che reputo fondamentale è il rispetto e io cerco di portarlo a tutti, l’ho sempre fatto, e ne ho molto soprattutto per le persone che lavorano”.

Avulss

Volontariato

Avulss

Impegni nazionali con l'Avulss

Avulss

Nelle fotografie gli impegni di Giulia Menchetti con l'Avulss

Giulia ci dice di essere soddisfatta della sua vita, è stata una di quelle cose che non sarebbe mai stata neanche lontanamente ipotizzabile e immaginabile da quella bambina goffa e paffutella e lei è felice è grata di ciò che ha avuto. “Sono davvero stati anni pieni di opportunità e ringrazio Dio per avermele donate. Mi considero una persona privilegiata, in quanto libera e che ha sempre avuto la possibilità di esprimere il suo parere e le sue idee in ogni campo. Con mio marito abbiamo voluto che anche nostro figlio avesse la libertà di fare le sue scelte e siamo fieri dell’uomo che è oggi - afferma -. Per quanto riguarda il futuro mi auguro di avere davanti ancora un po’ di anni e di essere in salute per poter apprezzare al massimo ogni giorno”.

Giulia Menchetti oggi

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori