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Con "Pane e libertà" si attiva lo sportello "Il telescopio" a Chivasso

La povertà non è più quella di una volta: l'associazione "Punto a Capo", nell’ambito del progetto "Pane e Libertà", martedì 14 marzo attiverà un nuovo sportello

Chivasso

Le nuove povertà: "La casa di via domani" dell'associazione "Punto a Capo", nell’ambito del progetto "Pane e Libertà" a marzo attiverà lo sportello "Il telescopio".

La povertà non è più quella di una volta. In passato, soprattutto durante il lungo periodo del boom economico, le cause della povertà erano legate a specifici percorsi di vita. In questo senso, la povertà era un fenomeno più – passatemi il termine - facile da prevedere e da monitorare. In quest’era di precarietà, invece, la nuova povertà è qualcosa che può capitare a chiunque, per cause diverse: la perdita di lavoro, il mancato rinnovo dei contratti, la presenza di malattie o disabilità (il post Covid ci fornisce in merito dati rilevanti e significativi), le diverse fasi di vita o persino l’area di residenza. Questi fenomeni, legati a un trend generale che è presente ovunque, in Italia, stando ai fatti, sono particolarmente rilevanti in quanto il sistema di welfare sembrerebbe aver fatto poco per comprendere e adattarsi al nuovo contesto
 
E’ su queste basi che il centro servizi "La casa di via domani" dell’associazione "Punto a Capo" di Chivasso, nell’ambito del progetto "Pane e Libertà", martedì 14 marzo, alle ore 15.30, presso la sede AUSER di Palazzo Einuadi in Lungo Piazza d’Armi 6 a Chivasso, attiverà lo sportello "Il telescopio", un corso gratuito che si articolerà in quattro giornate per potenziare e formare l’organico di volontari sulle tematiche di accoglienza, ascolto e orientamento. L’obiettivo sarà quello di rendere i volontari ancor più consapevoli delle differenti problematiche territoriali, affinchè possano venire incontro con maggior attenzione, sensibilità e dignità alle ‘nuove’ situazioni di disagio, al fine di poter indirizzare al meglio ogni singolo individuo che si rivolga a loro.
 
A raccontarci delle motivazioni che hanno spinto l’associazione ad intraprendere questo tipo di iniziativa è Lina Borghesio, presidentessa dell’associazione "Punto a Capo".

Lina Borghesio, la presidentessa dell'associazione chivassese "Punto a Capo".



Come nasce “Pane e Libertà”

“Dal titolo – fa notare la Borghesio – si può intuire l’argomento: Non vi può essere pane senza libertà e, viceversa, la libertà non può sussistere senza pane. Il progetto nasce dalle riflessioni che stiamo facendo a La casa di via domani, il centro servizi dell’associazione Punto a capo. Ci siamo accorti che le povertà sono cambiate, insieme alle modalità con cui si entra in questo circuito. Il problema rilevante – ha continuato a spiegare la presidentessa – è che oggi come oggi le riflessioni sul territorio per affrontare il problema delle povertà per quello che è, sono in pratica assenti, per cui non vi è un’organizzazione di servizi adeguata che possa rispondere in maniera efficace a questi nuovi bisogni”.

L’obiettivo del progetto

“Per poter far fronte a tutto ciò, abbiamo pensato – ha commentato Lina Borghesio – di potenziare lo sportello che è già presente al centro servizi e tratta queste tematiche all’interno dell’associazione, un vero e proprio help center. Lo abbiamo chiamato Il telescopio, in quanto il telescopio è lo strumento adatto a vedere da vicino ciò che ci sembra lontano. Per poter affrontare le nuove povertà dobbiamo conoscerle – ha sottolineato la Borghesio -Abbiamo così ideato questo corso di formazione, sia per i volontari che già sono attivi all’interno dell’associazione, sia per chi è interessato e voler intraprendere questo percorso di prima accoglienza e di analisi dei problemi posti presso il nostro centro servizi".

Gli argomenti del corso

“Durante il corso verranno affrontati quattro argomenti – ha raccontato Lina Borghesio - Due incontri saranno dedicati a come comportarsi in una situazione di ascolto adeguato e rispettoso nei confronti di chi ti racconta la sua storia e anche di come saper rispondere al bisogno di accoglienza che le persone hanno; mentre gli altri due saranno puramente orientativi, per sapere che cosa offre il territorio in materia di assistenza. Ovviamente, come associazione, noi volontari non abbiamo la presunzione di sapere o poter fare tutto noi, ma invece dovremmo essere capaci di mandare tali persone da chi, si auspica, sarà in grado di far uscire i soggetti dalle situazioni presentate”.

I relatori – professionisti impegnati su anch’essi su base volontaria

“Il corso, in pratica – ha specificato Lina Borghesio - sarà gestito da un team competente e professionale, con una profonda conoscenza del territorio, delle problematiche ad esso annesse e dei servizi pubblici opportuni in grado di risolvere le varie situazioni di disagio. Bruno Borghesio, ad esempio, è counselor, un professionista della relazione di aiuto, che si occupa quindi di rapporti di comunicazione. Licia La Porta, che ora è in pensione, prima era la funzionaria responsabile dell’anagrafe di Chivasso; Annalisa De Col ha una vasta competenza del territorio grazie al suo passato professionale mentre Graziella Borra, anche lei pensionata, è stata per anni funzionaria e responsabile dell’anagrafe di Montanaro”.

Il corso in sintesi e la Call to action dell’associazione

“Il corso sarà di orientamento – ha specificato Lina Borghesio - Il nostro sportello "Il telescopio" accoglierà e registrerà le persone per indirizzarle nelle sedi opportune. La percezione è che i Comuni non sappiano con precisione quanti sono i poveri del proprio territorio. In punto è che ognuno ha i suoi: il Comune, i Serivi Sociali, noi come associazione, la Croce Rossa e tante altre realtà ogni giorno ricevono persone in difficola. Se riuscissimo a mettere insieme – ha precisato la presidentessa di Punto a Capo – tutte queste persone, che a volte sono le stesse aventi più bisogni, allora potremmo analizzare quanti bisogni ha ogni singolo nucleo familiare: un risultato non di poco conto. In ogni caso – ha infine concluso Lina Borghesio - ritengo che in una società in cui vi sono numerosi problemi, chi ha avuto dalla vita tutta una serie di opportunità, abbia un po’ anche il dovere di aiutare gli altri, per cercare di superare questo momento di grave difficoltà!”.

Per info, riferimenti e adesioni, il programma in dettaglio
 
 

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