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MAZZÈ. Nucleare: il 6 novembre tutti in piazza per il “No”

MAZZÈ. Nucleare: il 6 novembre tutti in piazza per il “No”

Le persone intervenute alla serata di autofinanziamento erano oltre 70

MAZZÈ. E’ stato un successo la cena di autofinanziamento organizzata dal Comitato Atomi Impazziti in collaborazione con l’associazione Ama. Oltre 70 le persone intervenute. E non è che l’inizio della protesta del territorio contro il nucleare.

La chiamata a raccolta è per sabato 6 novembre alle 15 davanti al Campo Sportivo di Mazzè per la manifestazione contro il deposito nucleare.

Ad organizzarla sono i comitati Atomi Impazziti,  Ama e il gruppo Amici Interisti.

Abbiamo invitato anche l’amministrazione comunale di Mazzè - spiega Silvano Raise, portavoce dei comitati -, stiamo aspettando la risposta del sindaco. E’ certo, però, che sarà un evento importante. Arriveranno manifestanti da tutta Italia perché la questione del Nucleare è davvero molto sentita e ad aderire alla nostra iniziativa sono state anche le altre regioni”.

Sulle ragioni della manifestazione, Raise spiega: “Il sito è stato individuato come potenzialmente idoneo non con un ispezione sul territorio, ma dalla cartografia senza nessun contatto con gli amministratori locali ulteriormente presi a schiaffi in faccia, adesso, durante il Seminario Nazionale al quale potranno intervenire avendo a disposizione soltanto 10 minuti di tempo. Ora è necessario che la gente si mobiliti.

La questione del nucleare è importante e la gente, se informata, scende in piazza. Bisognerebbe che iniziassero a chiedere ai loro sindaci di Caluso, Mazzè Rondissone, delle serate informative. Oltre a quelle che noi comitati stiamo già facendo”.

Il prossimo 4 novembre i comitati per il No al nucleare, saranno ospiti dello Zac di Ivrea dove il professor Cavargna illustrerà la situazione. Cavargna sarà inoltre presente nel corso del corteo, continuando la sua opera di informazione tra la gente.

“Non c’è tempo da perdere - incalza Raise - le indicazioni sul fatto che ci siano buone possibilità di essere scelti come sito idoneo, ci sono tutte. E bisogna fare quanto possibile per scongiurare questa ipotesi che sarebbe terribile per il nostro territorio”. 

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