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15 Settembre 2015 - 17:46
"Sulla carta sì, è un nostro competitor. Vedremo. I competitor non si sottovalutano". Sergio Solero, presidente e amministratore delegato di Bmw Italia, accetta la sfida lanciata da Fca sul fronte dei modelli premium.
"La competizione quando è sana fa bene a tutti - spiega in un incontro al Salone dell'Auto di Francoforte - perché risveglia la voglia di essere più bravi, di avere i migliori prodotti. Il fatto che il produttore nazionale ritorni nell'arena competitiva non può che farmi piacere" In Italia i nuovi modelli del gruppo Bmw - 14 quest'anno, compresi i restyling - riscuotono successo. "Stiamo conquistando nuovi clienti, soprattutto famiglie giovani", dice Solera che prevede per il 2015 "una crescita in Italia a doppia cifra" (nei primi 8 mesi le vendite sono aumentate del 12%). "Siamo convinti di avere le carte in regola per un buon 2016. Sarà un anno importante perché Bmw festeggerà i cent'anni, i 50 in Italia".
A Francoforte, dove la casa di Monaco in uno stand di quasi 14.000 mq presenta la nuova Serie 7, la nuova Serie 1, il restyling della Serie 3 che compie 40 anni e la nuova Mini Clubman, la conferenza stampa si apre con un imprevisto. Harald Krueger, 49 anni, da maggio presidente del consiglio di gestione del gruppo, è colto da un malore durante l'intervento. Tanta paura, ma niente di grave per il manager al suo debutto a un Salone dell'Auto. Il direttore finanziario Friedrich Eichiner conferma i target 2015 "malgrado il rallentamento della crescita in Cina": significativa crescita dell'utile prima delle imposte e un margine Ebit nel settore auto tra l'8 e il 10%. "Il gruppo è in grado di equilibrare la frenata in Cina, dove comunque ha registrato +0,9% nei primi 8 mesi - spiega - con la crescita in Europa (+10%) e negli Stati Uniti (+7%). Ci aspettavamo una normalizzazione del mercato dell'auto cinese ma non così veloce.
E' una sfida per noi e per i nostri dealer che stanno riducendo gli stock di prodotto". Le stime per la Cina, dove Bmw lancerà nei prossimi 2-3 anni da 3 a 6 nuovi modelli, sono comunque favorevoli nel lungo termine. Per l'Europa Eichiner prevede una crescita nel 2015 tra il 9 e il 10%. "Ma siamo ancora lontani dai volumi del 2007". Quanto all'Italia "sta recuperando, speriamo che ritorni forte com'era". Infine la connettività: "in futuro - sottolinea il direttore finanziario di Bmw - vogliamo essere indipendenti dai player della Silicon Valley anche se tutti parlano con tutti".
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