Cerca

BIRMINGHAM. La vita nel cosmo forse c'è stata. Lo dicono 5 Terre di 11 miliardi di anni

BIRMINGHAM. La vita nel cosmo forse c'è stata. Lo dicono 5 Terre di 11 miliardi di anni

Stelle

La via Lattea potrebbe aver già conosciuto la vita, che nell'universo potrebbe essere non solo molto diffusa, ma antichissima. È lo scenario aperto dalla scoperta di 5 pianeti dalle dimensioni confrontabili a quelle della Terra. Questo sistema solare, antico oltre il doppio del nostro, si è formato infatti 11,2 miliardi anni fa. Annunciato sull'Astrophysical Journal, il risultato si deve al gruppo dell'università britannica di Birmingham guidato da Tiago Campante e di cui fa parte l'italiano Andrea Miglio. Ha collaborato anche Alessandro Sozzetti, dell'Osservatorio di Torino dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Il sistema solare 'd'epoca' ruota intono alla stella Kepler 444 ed è il più antico sistema planetario finora noto ad avere pianeti piccoli e rocciosi. Questi ultimi avevano già una volta e mezzo l'età che ha la Terra oggi quando il nostro pianeta è nato, 4,5 miliardi di anni fa. A scoprire il sistema di Kepler 444 è stato il telescopio spaziale Kepler, della Nasa, che ha individuato i 5 mondi alieni mentre transitavano davanti al disco della loro stella. Il sistema è distante circa 117 anni luce e i suoi pianeti orbitano molto vicini alla loro stella, leggermente più piccola e fredda del Sole. È un sistema molto 'compatto', osserva Sozzetti. ''I cinque pianeti - spiega - si trovano tutti su orbite di piccole dimensioni, meno di un quinto dell'orbita di Mercurio. Indice di una forte evoluzione dinamica, successiva alla sua formazione''. Anche se per la vicinanza alla loro stella i pianeti potrebbero essere troppo caldi per essere abitabili, i dati indicano che i pianeti rocciosi si sono formati presto nella storia dell'universo, rileva Raffaele Gratton dell'Osservatorio di Padova dell'Inaf. Secondo Campante la scoperta ''potrebbe implicare l'esistenza di forme di vita molto antiche nella nostra galassia''. I pianeti rocciosi, con temperature miti e acqua liquida, sono il requisito fondamentale per la nascita della vita, rileva il chimico organico Raffaele Saladino, dell'università della Tuscia. E' chiaro, aggiunge, che se pianeti del genere si sono formati prima del previsto, anche la vita potrebbe essere nata prima di quanto si pensasse. Tuttavia, rileva Gratton, secondo alcune teorie la vita non può essere antica più di tanto perché gli elementi pesanti alla base della nascita dei pianeti sarebbero arrivati più tardi nella storia dell'universo. ''Non tutti condividono queste ipotesi, anche perché - conclude - sappiamo che ci sono stelle molto vecchie ricche di elementi pesanti come i metalli, e ora c'è un dato sperimentale ulteriore''.
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori