NEW YORK. FCA, il titolo va giù

Continua a soffrire a Piazza Affari il titolo Fiat Chrysler Automobiles dopo l'annuncio nella notte del prezzo del prestito convertendo e delle azioni da piazzare a Wall Street. Gli 87 milioni di ordinarie che Fca collocherà sulla Borsa americana - ha reso noto la società - saranno venduti a 11 dollari per azione, mentre la cedola del convertendo sarà del 7,875% annuo. Stamattina Exor, la holding della famiglia Agnelli, ha comunicato che sottoscriverà il prestito convertendo per 886 milioni di dollari senza cambiare la quota in Fca e continuando così a mantenere il controllo. Il titolo Fca, il cui andamento è sotto l'attenzione della Consob dopo le oscillazioni di ieri, è partito male: è entrato in contrattazione con fatica e ha registrato un calo del 4,79% a 9,33 euro e ora quota -6,3% a 9,81%. In rosso anche Exor che cede il 2,17% a 33,84 euro. Il prezzo del convertendo e delle azioni completa il quadro delle operazioni sul capitale annunciate a ottobre insieme allo scorporo della Ferrari che sembra destinata a trasferire all'estero sede legale e fiscale, forse come Fca e Cnh in Olanda e Gran Bretagna. L'obiettivo è dare liquidità al gruppo per sostenere l'ambizioso piano di investimenti annunciato e contenere il debito industriale. Exor limerà la sua quota in Fca dal 31% attuale a circa il 30% e, nel caso su richiesta del mercato venisse aumentata la quantità di azioni e obbligazioni da emettere, a circa il 29,5 per cento, ma manterrà comunque la quota di controllo con il 43% (rpt 43%) dei diritti di voto per effetto della norma olandese sui diritti di voto multipli.