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09 Ottobre 2014 - 17:06
Gianfranco Cobetto e Irene Ferrero
Non stupisce che, da medico del paese, Irene Ferrero sia stata la candidata più votata di Pavone, e addirittura di tutto il Canavese, all’ultima tornata elettorale del 25 maggio scorso. Ma avere un ascendente sulla popolazione, e trarne preferenze tali da diventare Assessore è un conto, un altro è utilizzare la propria carica per avanzare e mettere su nero su bianco capricciose pretese. Eppure, la prima cosa che ha fatto Irene Ferrero è stata sbolognarsi una delle prerogative dell’attività di medico condotto: la pulizia del proprio ambulatorio.
E’ dell’altra settimana la delibera con la Giunta, su proposta del potente Assessore, ha scaricato l’onere dell’umile attività all’Unione Sportiva Dossi, con una Convenzione apposita che ha tutto il sapore di condizioni poste a senso unico. Secondo l’accordo, l’Associazione dovrà farsi carico di svolgere le pulizie addirittura tre volte alla settimana presso l’ambulatorio della Borgata (compresi servizi igienici e corridoio), dove la Ferrero presta ogni mercoledì, dalle 9 alle 10, alternandosi con altri medici. Sia mai che si faccia trovare agli egregi dottore un granello di polvere.
Ma c’è di più. L’U.S. dovrà anche provvedere all’apertura del cancello di ingresso e della porta di accesso alla sala d’attesa dell’ambulatorio medico/infermieristico e alla chiusura a fine giornata. Insomma l’U.S. Dossi finisce a fare la parte della povera Cenerentola, vessata da questa “Giunta matrigna” che però, di fronte alla silenziosa ubbidienza, corrisponderà un rimborso spese per consentire l’aquisto di detersivo, mocio, ramazza, disinfettante e quant’altro, e trasferirà 775 euro come compensazione per tutti questi servizi. Quindi soldi dei cittadini per mansioni che i medici non hanno voglia di svolgere.
E tutto questo con la contropartita di continuare a concedere all’U.S. Dossi l’utilizzo dei locali adiacenti l’ambulatorio, nell’edificio che un tempo ospitava la scuola Freguglia, che in passato sono sempre stati concessi liberamente per l’organizzazione della Festa dell’Allegria e di quei radi appuntamenti all’anno che vivacizzano la comunità. Se questo è il “valore sociale” che la nuova Amministrazione Comunale intende riconoscere alle Associazioni, allora le Associazioni si preparino a dei debiti di riconoscenza.
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