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06 Ottobre 2014 - 16:45
Multe salate a chi non differenzia come si deve. Il Sindaco Serafino Ferrino ha deciso di usare il pugno duro, con l'obiettivo di tornare ad alte percentuali di raccolta differenziata e ridurre i costi del servizio, parecchio elevati a giudicare dai Piani Finanziari inviati dalla Teknoservice.
Ma la decisione sta già sollevando dure critiche. L'opposizione è andata all'attacco presentando un'interrogazione a cui ha dato risposta il Presidente del Consiglio Comunale Gianluca Capozzielli, in apertura della seduta che s'è svolta venerdì 3 ottobre.
"Voi avete visto l'aspetto sanzionatorio – ha ribattuto Capozzielli -, noi vediamo l'intento, che non è far cassa ma raggiungere una buona percentuale, come negli anni in cui la differenziata era appena partita. Una volta eravamo all'80 per cento, perchè non possiamo tornarci? Effettueremo controlli a campione. Era un'idea che avevamo da un po' visto che ci sono cittadini che conferiscono tutto insieme. E' la voce su cui possiamo agire per ottenere un risparmio: al momento si attesta sui 150mila euro soltanto il costo per lo smaltimento dei rifiuti".
Capozzielli, su solleciti della minoranza ad un'adeguata campagna di comunicazione, ha assicurato che "ci sarà un'informativa che invieremo insieme ai bollettini dell'Imu" mentre "c'è una diatriba con Teknoservice su chi debba fornire i sacchetti". Agli utenti, infatti, saranno distribuiti sacchetti trasparenti, in modo da vedere facilmente che cosa viene conferito.
"Va bene – la replica di Vittorio Bellone dai banchi della minoranza – ma che non si arrivi a situazioni come a Leinì, dove un'abitante s'è presa 200 euro di multa per non aver lavato una scatoletta del tonno". "Prima di arrivare alla scatoletta – ha rassicurato Luca Cattaneo – ci sono situazioni ben più gravi, per esempio macerie e sfalci gettati nell'indifferenziato".
Il capogruppo della minoranza Lucia Valente ha fatto presente che "la decisione getterà gli anziani nel panico", ma anche quelle persone che magari già differenziano bene ma a cui può capitare di commettere una piccola distrazione. "Che il tetrapack va gettato nella carta – ha portato, ad esempio, Valente – io lo so solo perchè ho chiamato l'azienda e mi è stato risposto che non hanno i mezzi per comunicarlo a tutti, quindi di fare il passaparola tra di noi".
L'ORDINANZA
Con l'ordinanza n.63 firmata il 20 settembre scorso dal Sindaco Ferrino, è fatto obbligo di conferire i rifiuti correttamente nei rispettivi contenitori ed è fatto divieto di abbandonato rifiuti su tutto il territorio comunale, anche vicino i cassonetti della raccolta domiciliare. E' fatto inoltre divieto di conferire i rifiuti in sacchetti non trasparenti che inibiscono la diretta verifica del contenuto da parte dell'operatore incaricato alla raccolta o di personale incaricato alla vigilanza.
Le violazioni saranno punite con sanzione pecuniaria tra i 50 ed i 600 euro. Le sanzioni maggiori nel caso di combustione di rifiuti, compresi gli scarti vegetali, ad esclusione delle pratiche direttamente connesse alle attività agricole; per abbandono dei rifiuti urbani o ingombranti sul suolo pubblico; per mancato rispetto dei divieti e delle modalità previste per la raccolta dei rifiuti pericolosi, delle apparecchiature elettriche ed elettroniche e per la raccolta dei rifiuti cimiteriali; per il conferimento nei contenitori della raccolta domiciliare di rifiuti pericolosi o speciali, liquidi e fanghi, facilmente infiammabili, potenzialmente corrosivi o esplosivi, rifiuti con caratteristiche meccaniche che potrebbero recare danno ad attrezzature e mezzi utilizzati per la raccolta, rifiuti taglienti o acuminati senza adeguate protezioni, inerti provenienti da attività di costruzione o demolizione, ingombranti, rifiuti elettrici od elettronici, imballaggi, rifiuti cimiteriali o provenienti da esumazioni.
Sanzioni minori persino per tutta una serie di altri comportamenti, come mancate chiusura del coperchio, spostamento dei contenitori, affissione non autorizzata di manifesti e volantini, verniciatura e scritte imbrattanti.
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