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STRAMBINO. Ma quanto sono belle le Unioni... in teoria

STRAMBINO. Ma quanto sono belle le Unioni... in teoria

Gli Assessori Regionali Aldo Reschigna (Enti Locali) e Giovanna Pentenero (Istruzione) a Strambino parlare del perchè vanno fatte le Unioni, del perchè sono tante belle e del perchè in futuro lo saranno ancora di più, in vista della Città Metropolitana, tirando in ballo pseduto esempi di Unioni che già esistono e funzionano, e pepperepettennusa...

Dall'altra parte del tavolo uno stuolo di Sindaci, Assessori e Consiglieri pronti a ricordare i vari motivi dell'inapplicabilità dell'ex Legge Monti e dell'attuale Legge Delrio, il perchè all'atto pratico sia tanto difficile attuare la bella teoria di chi sta al Governo.

Strambino incontro Reschigna Pentenero pubblicoTra questi, guarda caso, ex Amministratori di quella Comunità Collinare Piccolo Anfiteatro Morenico Canavesano citata quale caso modello. "Un problema sommato ad un altro problema ma un grosso problema, non un valore" ha esordito non per nulla il suo ex Presidente ed ex Sindaco di Strambino Savino Beiletti, ricordando il carattere elastico della definizione "territorio omogeneo", in una zona, contraddistinta, fin dalla notte dei tempi, da tanti piccoli Comuni proprio per la complessa frammentazione geografica.

O ancora l'ex Sindaco di San Martino Domenico Foghino, che della Comunità era Vicepresidente e la cui nascita aveva fortemente caldeggiato nel 2007. "Molto sentito – ha rimarcato quest'ultimo – è il nodo della rappresentanza, quando in Giunta siedono i Sindaci ma se si è in troppi non c'è posto per tutti". Condizione che aveva portato Vialfrè, lo scorso anno, ad uscire, sentendosi di troppo in un contenitore fatto giusto per sei, e non per sette.

"Quella decisione, però, era stata presa dopo una riunione con la popolazione. Queste scelte, ci insegna l'esperienza, vanno prese dal basso e non calate dall'alto" è intervenuto, tirato in discussione, Flavio Chiri, consigliere di minoranza a Vialfrè.

L'esperienza insegna, appunto, ed insegna che, come abbiamo già visto fare con le varie Comunità Montane, le forme associate nascono quando c'è il sentore di poter attingere a finanziamenti dagli enti superiori, poi, una volta esauriti questi fondi, s'affossano, come sta succedendo anche nel caso strambinese: nata sette anni fa, quando dalla Regione ancora piovevano fiori di contributi, la Comunità Collinare ha realizzato il Polo Scolastico di Scarmagno, è riuscita ad ottenere ancora qualche altro contributo per interventi sul territorio, poi, poco altro, la Polizia Municipale non è stata associata, nè la Protezione Civile, due funzioni obbligatorie primarie, ancora mancano Statuto e Regolamenti.

Perchè un'Unione dovrebbe funzionare oggi, solo di fronte alle belle parole degli Assessori, a maggior ragione se i pochi finanziamenti a disposizioni saranno dati soltanto alle "Unioni vere", che Reschigna non ha nemmeno saputo definire nè spiegare in che modo verranno valutate se non dando la misera risposta che "Unioni vere saranno quelle in cui cambia l'assetto dei servizi", punto. Interrogativo.

 

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