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23 Settembre 2014 - 00:51
Biografie, fotografie, documenti, di oltre cento sacerdoti della comunità felettese. E' stata inaugurata nella mattinata di sabato 20 settembre presso la Sala Consiliare la mostra "Il nostro Clero". Il risultato del lavoro di un anno, da quando un gruppo di amici aveva abbozzato l'idea, ben sapendo che Feletto vanta una lunga e ricca tradizione religiosa. Alla ricerca, condotta dal gruppo di lavoro, composto dal consigliere comunale Elena Molinar Min, Germana Cresto, Gian Franco Saccoman, Carlo Avenati Bassi, Simone Caggiano ed Enrico Brumilde, si sono associate molte famiglie, mettendo a disposizione materiale conservato presso le proprie case. Altro materiale è stato reperito presso l'archivio comunale e presso Il Cottolengo e le Congregazione delle Suore di Carità dell'Immacolata Concenzione.
La mostra parte dal 1521 per arrivare ai giorni nostri, attraverso personaggi come Bartolomeo De Bassi, il più antico parroco di cui si ha memoria, passando per Don Felice Boratti, che ristrutturò l'organo della Chiesa Parrocchiale nell'800, per arrivare ai tre i sacerdoti ancora in vita di cui si fa menzione: Don Stefano Teisa, parroco di Feletto, il vescovo di Pinerolo Debernardi ed il parroco di Bosconero Attilio Barettini. Sono esposti leggii e stole, persino gli abiti, messi a disposizione dalla famiglia, del compianto Don Mario Pastore Trossello, originario di San Martino Canavese e parroco a Feletto dal 1955 al 2010, insieme alla pubblicazione, a lui dedicata ed uscita quest'anno a cura di Giuseppe Giordano. Ancora più numeroso l'elenco delle Suore, tra cui vanno citate Suor Matilde e Suor Orsolina.
"Questa mostra – è intervenuto Avenati Bassi a nome del gruppo – affonda le sue radici nella vita dei felettesi dei secoli passati, quando questa era terra papalina, cioè sotto il potere diretto del Papa, mediato solo dall'Abate di Fruttuaria. Abbiamo fatto molte scoperte, per esempio che ci furono ben quattrodici sacerdoti che svolsero incarichi vari nella Diocesi di Ivrea, di Torino e nelle Abbazie Piemontesi. Il più noto fu Gianbattista Bassi, vescovo di Agnani e assistenta al soglio pontificio. Basta ricordare le Suore dell'Asilo Infantile, la Colonia Agricola, poi passata alle Suore del Cottolengo, i sacerdoti salesiani come Don Cesare Chiala, Don Remo Avenatti e Don Ferdinando Avenatti, i sacerdoti missionari come padre Druetto".
Il Sindaco Giovanni Audo Gianotti ha tagliato il nastro. La mostra resterà aperta fino al 28 settembre, nei feriali dalle 15 alle 18 e nei festivi anche dalle 9 alle 12.
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