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SAN MAURO. L'ice bucket "comunale" raccoglie 563 euro

SAN MAURO. L'ice bucket "comunale" raccoglie 563 euro

L'ice bucket challenge di San Mauro

 San Mauro ci sta prendendo gusto con l’hashtag #diventiamocontagiosi. Ci sta prendendo gusto con le iniziative di cittadinanza attiva. Ci sta prendendo gusto nell’usare la fantasia per coinvolgere i sanmauresi e farli partecipare di più alla vita pubblica. In qualsiasi senso essa sia intesa.

Breve introduzione, già terminata, per presentare lo “strano” evento andato in scena oggi pomeriggio in piazza Gramsci, proprio a San Mauro. Protagonisti: circa cinquanta cittadini (e chissenefrega se c’era il sindaco, se c’erano i consiglieri comunali, se c’era pinocchio o la fata turchina. Davvero: chissenefrega). Co-protagonisti: cinquanta tra secchi e bacinelle. Comparse: qualche litro d’acqua, qualche fotografo, tre cameramen. Qualche curioso. Un sole cocente.

Per farla breve, è finita così: con i cinquanta protagonisti fradici, ognuno col proprio secchio in mano. E soprattutto con 563 euro in più nelle casse dell’Aisla, l’associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica.

Lo strano evento non era nient’altro che l’ormai conosciutissimo Ice Bucket Challenge. La “moda” dell’estate, quella di tirarsi una secchiata gelida in testa. Solo che San Mauro, e in particolare quel gruppo di giovani che si firma #diventiamocontagiosi, ha inventato una piccola variante. L’ha reso “comunale”, coinvolgendo tutti i cittadini interessati.

Se ne sono presentati cinquanta. Hanno donato. Hanno nominato, prima di “secchiarsi”, altri tre Comuni: Settimo, Gassino e Castiglione. L’obiettivo è molto molto chiaro: diventare contagiosi.

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