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SAN MAURO. Inizia il valzer delle alleanze. Pd, chi è il tuo candidato?

SAN MAURO. Inizia il valzer delle alleanze. Pd, chi è il tuo candidato?

Paola Antonetto

Colloqui, riunioni, bozze di accordi. Finite le vacanze, finita la pacchia. Riecco settembre, riecco il fermento del mondo politico. In questi giorni, inutile negarlo, si sta entrando nel vivo della fase pre-campagna elettorale. Quella fase in cui si inizia a sondare il terreno, si spendono parole e promesse tra liste, si abbozzano i primi (e spesso più tardi disattesi) accordi. A San Mauro, infatti, manca praticamente un anno e mezzo al voto: tolto il periodo di vera e propria campagna elettorale, il tempo inizia a stringere.   Anche se la situazione ad oggi è ancora piuttosto difficile da interpretare. Il fatto è che a San Mauro nessuno parte favorito. Da una parte c’è il Partito Democratico che governa. Un Pd forte, anzi fortissimo, dell’enorme successo elettorale delle Europee. Un Pd che però, è stotto gli occhi di tutti, a San Mauro manca di personalità forti che possano uscire vincenti alle urne. Le strade sono due, per Vallino&co: o tirar fuori il candidato forte interno al partito (magari chiedendo collaborazione al Pd provinciale: un nome su tutti è quello dell’ex assessore provinciale Ida Vana, sanmaurese) oppure guardarsi intorno. E qui potrebbe rientrare in gioco San Mauro Domani, ma non solo. Iniziano a circolare alcune ipotesi decisamente intriganti.   La civica di Giacomo Coggiola è stata a lungo corteggiata dal Pd ma è ancora incerta sul proprio futuro, poiché estremamente variegata al suo interno. E poi c’è da chiedersi quanto valga oggi: per 10 anni ha governato San Mauro, oggi che sembrano definitivamente fuori dai giochi l’ex sindaco Giacomo Coggiola così come il recordman delle preferenze Santo Carvelli e pure De Marchi. Sarà ancora in grado di fare la differenza, San Mauro Domani?   Ma i Democratici stanno sondando anche altri terreni. C’è un nome intorno a cui ruota la gran parte dei giochi politici pre-elettorali. Quello di Paola Antonetto. Lei, ancora nell’Udc ma ormai pronta a fare le valigie (d’altronde è persino difficile dire se esiste ancora l’Udc), è una di quelle persone che possono spostare l’ago della bilancia. Per questo la corteggiano un po’ da ogni parte, destra centro e pure sinistra (moderata). Voci di corridoio parlano infatti di un “sondaggio” del Pd per capire le intenzioni di Antonetto in vista delle elezioni del 2016. Allo stesso modo, sondaggi sono stati fatti da Forza Italia (con cui la “bionda” sanmaurese non si è lasciata benissimo, all’epoca, ma il passato è passato) e da qualche lista civica.   Già, le liste civiche. Saranno loro le protagoniste? Se troveranno una quadra e un dialogo costruttivo, può darsi. In caso contrario saranno divorate dai partiti. Stiamo parlando di Alternativa Democratica (al cui interno è difficile trovare una connotazione politica precisa, vista la ricchezza di punti di vista degli iscritti) e della nascitura Due Ponti (ad oggi ancora associazione culturale, ma presumibilmente in corsa per il voto). Accomunate dalla battaglia contro l’Unione dei Comuni, accomunate dalla varietà di sensibilità al loro interno. Un dialogo sarebbe possibile? Difficile, ma non impossibile. E il candidato sindaco? Perché non quella stessa Paola Antonetto che già con AD ha corso alle elezioni del 2011? In questa “frittatona” di liste civiche potrebbe inserirsi anche San Mauro Domani, nel caso dovesse scegliere di correre contro il Pd. Ipotesi affascinante ma di difficile attuazione.   Discorso complicato anche per la sinistra, intesa come Sinistra per San Mauro e Rifondazione Comunista. Da escludere un dialogo con il Partito Democratico, spesso criticato ed osteggiato. Possibile invece un tavolo di confronto con altre realtà civiche. Forza Italia ha già aperto alla Lega ed è probabile che corra anche insieme a Fratelli d’Italia. Anche in questo caso, però, resta l’incognita del candidato: c’è qualche nome in grado di portare sulle spalle l’onere di guidare la città per cinque anni? Ad oggi no. Ma, in fondo, è ancora molto presto. Discorso a parte per il Movimento 5 Stelle, fuori dal gioco delle alleanze.        
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