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MONTALTO DORA. Code per la Iuc, il Consiglio Comunale si "attrezza"

MONTALTO DORA. Code per la Iuc, il Consiglio Comunale si "attrezza"

Coda infinita in Municipio per pagare la Iuc. L'Ufficio Tributi si è ritrovato ingolfato, nei giorni scorsi, tanti i cittadini che si sono rivolti all'impiegata per avere spiegazioni sulle tre tasse Imu, Tari e Tasi (che compongono l'Imposta Municipale Unica) e compilare i modelli F24. Su questo "inconveniente" la minoranza consiliare ha presentato una mozione, discussa nel Consiglio Comunale che si è tenuto giovedì 10 luglio.

"Il lavoro della dipendente Cinzia Peyla è stato encomiabile" ha premesso bene la minoranza guidata da Massimo Stevanella chiedendo però di "attrezzarsi" già per il saldo Imu, inviando a tutti i contribuenti, direttamente a casa, gli F24 già compilati. La proposta è stata accolta, all'unanimità. "Ci siamo già parlati – ha garantito l'Assessore al Bilancio Roberto Serracchioli -. Mi impegno ad inviare i modelli compilati per l'Imu, per la Tasi non credo sarà possibile".

"E' vero – ha aggiunto Serracchioli – ci sono state code, ma anche perchè il cittadino si muove all'ultimo e penso che il Comune si sia comportato egregiamente". Dello stesso giudizio il Sindaco Rita Ippolito: "ricordiamo che l'Imu e la Tasi vengono calcolate su autocertificazione. Abbiamo sentito persone dire che è una vergogna che l'ufficio apra tardi e muovere altre critiche, ma non è una vergogna, perchè non so quanti Comuni abbiano agito in questo modo per un problema che è degli utenti. Spesso si tende a dare tutto per scontato ma non è così".

Bocciate invece le altre due richieste contenute nella mozione della minoranza: rivedere drasticamente i criteri Tari e abbassare Imu e Tasi, considerando anche che nei prossimi quattro anni, nelle casse comunali, entreranno 266mila euro, per evasione accartata, dalla società Idreg che gestisce l'impianto idroelettrico.

"Sicuramente nei prossimi consigli – ha sottolineato Serracchioli –, quando i dati saranno più chiari, si potranno pensare delle modifiche. Ma abbiamo già mantenuto la Tasi al minimo di legge dell'1 per mille, pensate che Ivrea ha stabilito il 3,3 per mille, e l'Imu è all'8,6 per cento solo per le seconde case. Il Regolamento Tari era stato approvato dopo un lavoro importante e molte simulazioni che hanno permesso di smussare diversi spigoli. Se poi ci sono entrate straordinarie va bene, è un discorso a parte".

"Abbiamo anche speso 12mila euro per il programma Tari – ha ricordato Ippolito -, il lavoro è stato certosino, non si può fare con la calcolatrice. E considerando che la legge impone la copertura del cento per cento del costo a carico dell'utente, noi abbiamo trasgredito prevedendo che una quota sia comunque pagata dal Comune e usando i criteri storici per il calcolo: il 70 per cento in base agli mq ed il 30 per cento in base al numero di abitanti. E' chiaro che le famiglie numerose siano penalizzate ma d'altronde abbiamo passato anni a dire che era iniquo, per esempio, che un anziano solo pagasse caro per un alloggio di 100 mq".

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