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05 Giugno 2014 - 11:53
Smessi i panni del Sindaco, Giovanni Levrio, tornerà a dedicarsi completamente alla sua famiglia, all'insegnamento e alla pittura, passione che lo tiene avvinghiato da oltre trent'anni, iniziata seguendo il compianto Quintino Sella e mai abbandonata, rivelando in lui un talento discreto ma eccezionale.
Come mai hai deciso di non ricandidarti? "E' una protesta – risponde lui – contro le leggi dello Stato che penalizzano fortemente gli enti locali, con l'unica funzione di far morire le piccole comunità. Che i Sindaci debbano essere al giorno d'oggi soltanto i cassieri dello Stato mi sembra una cosa ridicola".
Ora che cosa farai? "Continuo a fare l'insegnante – sottolinea –. Darò la mia disponibilità alla nuova Amministrazione Comunale per tenere, presso il nuovo centro culturale, eventuali corsi di informatica o di arte, per tenere vivo il paese, assecondare le ambizioni dei cittadini, dare la possibilità ai bambini di avere un luogo dove giocare insieme. E' stata un'opera che abbiamo finanziato con la vendita di terreni ex Eca, andrà fatta funzionare al meglio e penso che il Comune abbia anche le risorse, con i suoi dipendenti, per riuscre a gestirla. In piazza è anche attivo il wi-fi gratuito, c'è la possibilità di connettersi due ore al giorno. Dovrebbe diventare il polmone culturale del paese".
Nato il 21 giugno del 1953, Levrio appartiene ad una delle storiche famiglie di Mercenasco. Insegna informatica e matematica applicata presso l'Istituto d'Istruzione Superiore "Quintino Sella" di Biella e prima ha insegnato all'Istituto delle Telecomunicazioni di Torino. L'attività amministrativa è iniziata all'età di 22 anni. E' stato consigliere, poi Sindaco dall'81 al '90 e, dopo alcuni anni d'assenza, ha rimesso la fascia tricolore nel 2009. Qual'è la cosa che ti ha dato più soddisfazione in questi anni? "Non ci sono state molte soddisfazioni in questo mandato. Pur volendo realizzare delle opere non c'erano le disponibilità economiche. Ma negli anni precedenti sono state rifatte strade, acquedotto, fognature, cambiando il paese".
In foto Giovanni Levrio con il suo dipinto "L'alba" realizzato nel 2011Edicola digitale
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