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SAN MAURO. Last Minute Market, i commercianti non ci stanno

SAN MAURO. Last Minute Market, i commercianti non ci stanno

I presidenti (e/o vice) delle associazioni commercianti con il sindaco e l'assessore Gilardi

Il Last Minute Market non è ancora decollato, che già piovono le prime critiche su come il progetto è stato gestito dall'amministrazione. E non potrebbe essere altrimenti, visto che i diretti interessati coinvolti nell'iniziativa (cioè i commercianti di San Mauro) non sono nemmeno stati avvisati, fino a qualche settimana fa. E sul progetto, l'amministrazione ci sta lavorando da ormai due anni. Così, i commercianti (tutte e quattro le associazioni di categoria sul territorio sanmaurese) hanno deciso di esprimersi in merito. Non parole non certo concilianti.   Pubblichiamo qui di seguito il comunicato stampa inviato dal Coordinamento delle associazioni Commercianti alla nostra redazione.    

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Il Coordinamento delle Associazioni dei Commercianti di San Mauro vuole esprimersi relativamete al Progetto denominato Last Minute Market. Non condivide le modalità con cui è stato avviato e attuato: non sono state coinvolte le Asssociazioni dei Commercianti sin dalle prime fasi di verifica. E i commercianti rappresentano gli attori principali cui è rivolto il Progetto. Tale scelta operativa non assicura a Codesta Amministrazione la completa verifica di fattibilità del medesimo, se non a posteriori.   Dopo due anni di verifiche preliminari non sono ancora state specificate con precisione le detrazioni/sgravi fiscali previsti per coloro che parteciperanno.   Il progetto è limitato a poche categorie di commercio, interessando una piccola percentuale di commercianti e associati, per i potenziali partecipanti non si è provveduto a verifiche preventive circa la disponibilità ad aderire. Il Coordinamento ritiene che la somma destinata al progetto (9000€+IVA) sia troppo elevata per un progetto annuale e con poche garanzie per il futuro.     Si ritiene, inoltre, che la consulenza di un soggetto esterno (UNIBO), a pagamento, sia un onere che l'Amministrazione avrebbe potuto non assumersi, appoggiandosi piuttosto al mondo del Volontariato già operante sul Territorio, con un impatto economico molto inferiore, mantenendo denaro a disposizione del Commercio, attualmente in grave difficoltà (non dimentichiamo il problema TARES) o comunque a favore di emergenze della collettività.   Rimanimo in attesa di ciò che emergerà dalla commissione istituita durante lo scorso Consiglio Comunale.

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Cristina Negro

Fabio Camisotti

Ute Reggio

Giuseppe Maldera

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