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08 Febbraio 2014 - 21:45
Cinque Comuni (San Martino, Agliè, Vialfré, Torre, Cuceglio e Scarmagno) hanno intrapreso un'azione congiunta per la lotta biologica al cinipide del castagno, allo scopo di garantire la salute e la produttività dei castagni che popolano i boschi delle colline moreniche. Giovedì 20 febbraio, con un'iniziativa coordinata dal Sindaco di San Martino Domenico Foghino e dal dott. Giovanni Bosio del Settore Fitosanitario della Regione Piemonte, amministratori locali e volontari della protezione civile si sono recati a Cavaglià partecipando sul campo alla raccolta delle galle del parassita, il Torymus Sinensis, il solo in grado di sconfiggere il nemico numero uno dei castagni: il “Cinipide Galligeno”.
[caption id="attachment_45202" align="alignleft" width="300"]Iinsetto di origine cinese, è stato rinvenuto inizialmente nel cuneese a partire dai primi anni 2000. Negli anni seguenti la sua presenza si è purtroppo diffusa in modo drammatico a tutta la castanicoltura italiana ed ha costituito una delle principali cause del crollo della produttività (fino all'85% in meno nei casi più gravi). In Piemonte, per risolvere il problema, a partire dal 2003 si è attivato un controllo biologico della diffusione del cinipide, effettuato tramite l'introduzione del parassitoide Torymus sinensis sotto forma di galle potenzialmente parassitizzate. Dal 2008 i lanci del parassitoide hanno riguardato anche altre regioni italiane e alcuni dipartimenti francesi. La sua diffusione stata esponenziale, riportando la castanicoltura a livelli produttivi soddisfacenti.
In Canavese i lanci sono iniziati nel 2012, accostati ad interventi di raccolta e posizionamento delle gabbie contenenti il Torymus in punti strategici sulla morena di destra della Dora Baltea, così come effettuati il 20 febbraio. Già a partire dall'estate prossima la vegetazione dovrebbe diventare più rigogliosa, con riduzione del numero di galle e rami disseccati, mentre a partire dal 2015 la presenza delle galle dovrebbe diventare davvero limitata e poco significativa.
"Ho avuto l’opportunità – sottolinea il Sindaco di San Martino Canavese Domenico Foghino - di conoscere meglio il problema ascoltando due conferenze tenute dal Biologo Professor Alberto Alma dell’Università di Torino nel 2012, ricavandone informazioni utili sia sotto il profilo scientifico che relativamente agli interventi di contrasto attivati dalla Regione Piemonte nel proprio centro sperimentale del Saluzzese. Sono immediatamente seguiti i contatti con il Settore Fitosanitario Regionale e incontri in loco nella primavera del 2013 per aggiornarci sulla situazione e per programmare l’operazione odierna. Abbiamo lavorato tutti insieme con entusiasmo, ben sapendo che gli insetti non seguono i confini amministrativi ma quelli naturali e che occorreva quindi operare su scala territoriale intercomunale per raggiungere dei risultati apprezzabili che, credo, non mancheranno. Ringrazio i colleghi amministratori e gli insostituibili volontari che si sono prodigati e si prodigheranno ancora con passione, e il dottor Bosio per la sua fondamentale e competente assistenza”.
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