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VALPRATO. “Tingangue Vougré”: la valle sostiene un progetto con l’Africa

VALPRATO. “Tingangue Vougré”: la valle sostiene un progetto con l’Africa

Le valli dell’Alto Canavese ed una lontana regione del continente africano uniti nell’elaborazione  e nella realizzazione di un progetto: non è un auspicio ma la realtà. Si chiama   “TINGANGUE VOUGRÉ - Sviluppo sostenibile e salvaguardia del patrimonio naturale della Foresta di Goada” ed è stato  messo  a punto dall’Unione Montana Valli Orco e Soana e dal Comune di  Kongoussi, situato nella zona nord-occidentale di quello che in età coloniale era conosciuto come “Alto Volta”. Il progetto ha partecipato ad un bando indetto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Regione Piemonte – Settore Affari Internazionali e Cooperazione Decentrata nell’ambito della cooperazione internazionale: il Bando “Piemonte & Africa Subsahariana - Anno 2020”. 

Ancora una volta l’Unione Montana in questione, molto attiva in questi ultimi tempi in una progettazione a largo raggio, si è impegnata in un campo finora inesplorato per  questo ente e, nonostante la scarsa dimestichezza con la materia, si è classificata al primo posto. Fra i dieci progetti selezionati il suo è quello che ha ottenuto il punteggio più alto e verrà finanziato con 35.000 euro. “TINGANGUE VOUGRÉ” significa “rinascita naturale” ed è imperniato sulla gestione integrata pubblico-privato della filiera forestale. Come spiega il presidente dell’Unione Montana Marco Bonatto Marchello – “Gli amministratori e i tecnici dei Comuni che compongono l’Unione saranno chiamati a partecipare attivamente a questo progetto, per condividere con i loro omologhi burkinabé le migliori pratiche”. 

All’intervento prendono parte altri cinque partner tecnici: tre italiani e due del Burkina Faso. Per l’Italia partecipano l’associazione “EquiLiberi onlus” (IT), il Gruppo di Azione Locale delle Valli del Canavese (IT), il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino (IT). Per il Burkina Faso  l’ “Association des Jeunes pour la Protection de l’Environnement et l’Elevage ONG” (Associazione dei giovani per la Protezione dell’Ambiente e l’Allevamento) ed il Dipartimento Provinciale del “Ministère de l’Environnement, Economie Verte et Changement Climatique” (Ministero dell’Ambiente, Economia Verde e Cambiamento Climatico) della provincia di Bam.

“Essendo la nostra prima iniziativa di Cooperazione Decentrata col Sud del mondo – sottolinea il presidente dell’Unione - l’assenza di esperienza pregressa ha pesato negativamente ma il coinvolgimento delle popolazioni beneficiarie, per l’analisi scrupolosa dei loro problemi, ha ripagato e la proposta presentata ha ottenuto il punteggio più alto in merito alla sua sostenibilità ambientale, economica, sociale e istituzionale. Ringraziamo i partner che hanno aderito all’iniziativa ed in particolare Equiliberi onlus e AJPEE ONG, per l’ottimo lavoro svolto con il personale dell’unione Montana e per il risultato ottenuto. Speriamo che questo progetto di Cooperazione decentrata sia il primo di una lunga serie.”

Non si tratta di qualcosa di là da venire poiché – essendo il coordinamento generale dell’iniziativa già avviato --  in questo mese iniziano le attività concrete in Burkina Faso.

L’intento dell’Unione è quello di coinvolgere tutta la comunità locale. Per mantenerla informata e per assicurare  trasparenza e fruibilità, il progetto disporrà di un suo social network civico, attraverso il quale sarà possibile essere aggiornati e partecipare a eventi e rassegne, o semplicemente porre domande e avanzare proposte, favorendo la conoscenza e costruendo nuovi legami di solidarietà tra gli abitanti dei villaggi di Kongoussi e quelli dei Comuni delle Valli Orco e Soana.

I progetti selezionati sono stati in tutto 10: 3 in Burkina Faso, 3 in Repubblica di Guinea e gli altri 4 in Benin, a Capo Verde, in Costa d’Avorio e in Niger.

Per maggiori informazioni: info@goada2030.org.

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