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10 Febbraio 2021 - 18:33
In foto alcune delle infiltrazioni nella palestra della scuola Rigola
La palestra della Rigola chiusa con ordinanza del sindaco Fabio Giulivi, viste le infiltrazioni presenti, è solo l’apice di un annoso problema che non è mai stato affrontato per davvero dalle amministrazioni comunali che si sono succedute, nel corso del tempo, a Venaria.
Nel corso di questi anni, nella Reale si è sempre pensato a “tacconare” invece di pensare ad ipotizzare palestre e scuole totalmente nuove. Magari cedendo le scuole attuali a privati, facendole diventare terreno fertile per case o uffici o supermercati, in cambio di scuole nuove, al passo con i tempi sotto ogni punto di vista, sismico compreso.
In parte sarebbe stato il progetto di Nicola Pollari - unico sindaco con una visione futurista della città - ma poi, per un motivo o per l’altro, niente è stato fatto.
Le scuole della Reale hanno tutte almeno 40 anni: alcune 50, alcune sono state fatte ai tempi del fascismo, ovvero 100 anni fa. Eppure non si è mai fatto nulla in questa direzione. O meglio: si è pensato a litigare per scranni, posti di sottogoverno, assessori invisi o persone da piazzare in Giunta, chiavi di associazioni negate e mille altre cazzate. Certo, nel corso della giunta Falcone, di interventi ne sono stati fatti. Ma sempre per “tacconare”. Se dovessimo fare una ricerca e capire quanti soldi sono stati spesi per compiere interventi di messa in sicurezza nelle scuole, probabilmente ne avremmo due in meno ma sicuramente due completamente nuove. E se poi dovessimo pensare, per pochi secondi, a quanto successo alle scuole del Gallo-Praile, inaugurata nel 2012 e in condizioni disperate pressoché da subito, allora ci sono altri mille problemi da risolvere. A tutti i livelli.
“La situazione delle palestre cittadine è sicuramente complessa. Strutture vecchie dove si sono susseguiti nel tempo interventi tampone che non hanno mai risolto i problemi che puntualmente si ripresentano. Da quando ci siamo insediati abbiamo affrontato diverse questioni”, sottolineano il sindaco Fabio Giulivi, l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Di Bella, l’assessore alle manutenzioni Marco Scavone e l’assessore al Bilancio, nonché vicesindaco, Gianpaolo Cerrini.
Esempi? Nella palestra della Don Milani le infiltrazioni dalla copertura danneggiano anche i pannelli del controsoffitto che si disgregano e precipitano a terra, oltre ad un problema sul riscaldamento che ha tenuto al freddo la struttura. La palestra ex Faldella di via Sciesa necessita di rifacimento della copertura ed ha problemi all’impianto di riscaldamento.
Ma cosa fare per il futuro? Per gli amministratori della Reale “l’obiettivo principale è quello di rivedere il sistema di manutenzione delle caldaie, che presenta problemi sui tempi dell’intervento troppo dilatati. Inoltre vorremmo mettere in campo un piano di reale miglioramento della sicurezza di queste palestre che, oltre a problemi sugli impianti, hanno spogliatoi e bagni imbarazzanti. Prima di pensare ad impianti faraonici per lo sport partiamo dalla messa in sicurezza delle nostre palestre, sono la base di qualsiasi sport. Inoltre già a breve partirà la riqualificazione energetica degli edifici. Lo dobbiamo ai nostri figli ed anche alle tante associazioni sportive venariesi che le utilizzano ma che fanno fatica ad immaginare un calendario condiviso tra emergenza Covid ed inagibilità improvvise”.
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