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SETTIMO. Firme per legge antifascista, la destra critica

SETTIMO. Firme per legge antifascista, la destra critica

In foto, Manolo Maugeri e la sindaca Elena Piastra

Una legge per punire chi fa propaganda di fascismo e nazismo anche online. “Legge Antifascista Stazzema” è il progetto che sta portando avanti il piccolo paese della Versilia segnato da una delle più tragiche stragi di civili messe in atto dai militari tedeschi nell’agosto del 1944. In questi giorni, il tema è approdato a Settimo e tra le prime firmatarie c’è la sindaca Piastra. “Proprio nel Giorno della Memoria, - racconta - ho messo una firma importante per la legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista. Ho raccolto convintamente, insieme alla Presidente del Consiglio Comunale Carmen Vizzari, l’invito del Comitato Promotore Legge Antifascista Stazzema e del sindaco di Stazzema, Maurizio Verona. Invito tutti a firmare per questa iniziativa di libertà e civiltà: potete farlo presso l’URP del Comune di Settimo”. Qualche polemica, sul tema, arriva dalla destra cittadina. “Se aggiungeranno anche il comunismo - spiega il vice capogruppo della Lega, Manolo Maugeri - verrò a firmare anche io. Tutti i regimi totalitari vanno condannati. Anche l’Unione Europea ha equiparato il nazismo al comunismo, quindi si condannano entrambi. L’autogoal lo fa chi ne condanna solo uno per convenienza politica. Io sono antinazista, anticomunista, antifascista senza bisogno di firmare”. Polemico anche il consigliere del gruppo misto di minoranza, Antonio Borrini. “Ci potrebbe anche stare - commenta - ma fascismo e nazismo non esistono più e oggi i problemi sono altri: licenziamenti, pacchi alimentari, le persone che non arrivano alla fine del mese. Parlano di fascismo e nazismo quando non esistono più, un’iniziativa potrebbe essere accettabile di fronte a casi di ricostituzione del Partito Nazionale Fascista ma oggi tutto ciò non c’è”.

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