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VENARIA. “Pietre d’inciampo” in ricordo dei deportati venariesi

VENARIA. “Pietre d’inciampo” in ricordo dei deportati venariesi

Pietre d’inciampo

E’ stata approvata all’unanimità, seppur dopo un emendamento proposto dalla maggioranza, il progetto delle “pietre d’inciampo”, ovvero quelle piccole opere d’arte in ottone dove sono incisi i nomi di persone morte dopo la deportazione nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale ad opera delle forze nazifasciste.

La proposta era dei consiglieri di minoranza Rossana Schillaci, Stefano Mistroni, Giuseppe De Candia, Valeria Strazzeri, Raffale Trudu (Pd), Pino Capogna (Per Venaria Insieme), Alessandro Brescia e Mariachiara Catania (Uniti per cambiare) e Roberto Barcellona (Movimento 5 stelle) ed è stata approvata dopo l’emendamento firmato da Barbara Virga (Venaria & Futuro), Andrea Carlomagno (Venaria Riparte), Rosario Galifi (Forza Italia), Alessandro Gianasso (Fratelli d’Italia) e Marco Palmieri (Lega), verrà dato incarico al Comitato per la Memoria di compiere gli approfondimenti per la verifica della presenza di deportati venariesi “i cui requisiti corrispondano a quelli indicati dal Museo Diffuso della Resistenza, depositario del progetto sulle pietre d’inciampo, e di farsi promotore, presso il museo stesso, dell’attivazione delle procedure per il riconoscimento della posa delle pietre in memoria dei cittadini venariesi vittime di deportazione”, come si legge nell’emendamento.

Le “pietre d’inciampo”, quindi, diventeranno una tappa delle tante iniziative - si spera finalmente in presenza - organizzate dal Comitato della Memoria per il 2022.

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