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11 Gennaio 2021 - 14:09
La consegna delle borse di studio ai donatori meritevoli con cui si è concluso lo scorso anno
Anche solo una donazione in più rispetto all’anno scorso. E’ questo il nuovo obiettivo che si è posto Andrea Campasso, presidente dell’Avis di Venaria.
Il 2020, nonostante sia stato un anno molto complicato, ha permesso all’associazione che fa della donazione di sangue una ragione di vita, di raggiungere il traguardo prestigioso delle 1.025 donazioni.
“Lo speravamo ma non ci credevamo. Per un semplice motivo: il Coronavirus. Non è stato facile fare campagna informativa. Le scuole chiuse e le lezioni in videoconferenza. L’impossibilità di essere presenti alla Festa dello Sport piuttosto che alla Festa delle Rose o in altre occasioni pubbliche. Eppure siamo riusciti lo stesso ad arrivare a quota 1.025. Il merito sapete di chi è? Degli stessi volontari, che non si sono scoraggiati e hanno continuato a venire a donare il sangue ogni mese. Il loro è stato un gesto di grande umanità”, spiega Campasso.
Il 2020 è stato anche l’anno dell’aumento dei donatori: “Sono stati davvero tanti. Questo è un segnale ottimo perché la campagna fatta per cercare nuove persone, nuovi giovani che si avvicinassero al mondo della donazione di sangue ha dato i suoi frutti. E il merito è anche dei nostri volontari, che non hanno mai smesso di spronare nuove leve in questa direzione. Loro ci sono sempre stati. Tra videochiamate durante i periodi di lockdown o per la castagnata o per la distribuzione del nostro calendario. O, infine, per la consegna delle borse di studio agli studenti del liceo Juvarra. A loro va il mio grazie più sincero”.
Intanto, questo venerdì si ricomincia. Dalle 8 alle 11.30, nella sede di viale Buridani 23. Per donare, basta inviare un Whatsapp al numero 351-7354350 e presentarsi in sede dopo una leggera colazione.
All’entrata, dove ci si dovrà presentare rigorosamente con mascherina, ogni potenziale donatore verrà sottoposto ad un mini-triage, fatto di misurazione della temperatura corporea e un test eseguito dal medico presente in sede.
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