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04 Febbraio 2014 - 14:13
Luigi Aresu chiede al comune un risarcimento danni di 40mila euro. L’uomo, classe 1949, nato a Teulada in provincia di Cagliari e residente ad Ozegna, sostiene di aver lavorato in nero, per il comune, pagato per cinque euro al giorno, dal luglio del 2008 fino al settembre 2010. Fin tanto che l'amministrazione, guidata dall’allora Sindaco Ivo Chiarabaglio, avrebbe deciso di mandarlo a spasso, arrivando a staccargli addirittura la corrente dall'abitazione. Un'accusa pesantissima. Aresu, quel che si dice un “povero diavolo“, avrebbe eseguito per due anni piccoli lavori di manutenzione sul territorio in cambio di una paga misera, che veniva data in un modo anomalo. Il comune avrebbe versato dei contributi all'associazione Aib, coordinata peraltro dall'assessore all'agricoltura Bruno Germano. E l'Aib, a sua volta, ne avrebbe data una parte ad Aresu, come rimborso spese. Questo è ciò che Aresu aveva raccontato di fronte ai carabinieri della stazione di Rivarolo, presso cui sporse denuncia nel 2010, e che oggi ribadisce di fronte al tribunale. Il prossimo 27 febbraio si terrà la prima udienza davanti al dottor Buffoni, giudice del lavoro, Oggi Aresu vive “sotto un ponte“. Tutti i tentativi di trovare una soluzione bonaria sono stati vani perchè, come fanno sapere i legali dell‘uomo, il comune non ha mai risposto. Già nel 2010 il consigliere di minoranza Sergio Bartoli aveva commentato duramente la vicenda sostenendo che, in caso di condanna, debbano essere i diretti responsabili a pagare. Il dito era puntato contro Chiarabaglio, Germano ed anche un altro assessore, Giacomo Tocchi. In altro caso il costo di questa causa rischia di pesare duramente sul Comune, e quindi sui cittadini, e lo sta già facendo visto che solo recentemente la Giunta he destinato 4800 euro per sostenere la resistenza in giudizio, affidandosi all’avvocato Simona Randaccio con studio a Rivarolo. La vicenda aveva già coinvolto sindacati, i servizi sociali e, se le accuse fossero fondate, segnerebbe una pagine nerissima per il gruppo di maggioranza che, attraverso personaggi vecchi e nuovi, continua a governare da una vita il paese.
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