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In via Lago San Michele al posto del verde catrame e cemento. Protestano i residenti

In via Lago San Michele al posto del verde catrame e cemento. Protestano i residenti

Doveva esserci un parcogiochi. Invece, in via Lago San Michele, coleranno catrame e cemento. Le promesse, fatte e disattese dall’Assessore Giovanna Codato, hanno colto a dir poco di sorpresa gli abitanti della zona. Quasi per caso sono venuti a scoprire che, mentre attendevano la convocazione di un incontro pubblico, caldeggiato da mesi, per un confronto sulla collocazione di un’area destinata ai bambini di fronte alla scuola materna, nel frattempo e all’insaputa di tutti il Comune aveva già preso accordi con un’impresa edile.

“Con nostra grande sorpresa il 21 gennaio abbiamo appreso che è stata pubblicata sull’albo pretorio la documentazione relativa ad un piano esecutivo convenzionato promosso dalla GCasa del gruppo Gianotti” racconta Davide Luciani, Presidente di Comitato Lago San Michele nato nel novembre 2011 allo scopo di garantire la qualità urbana e ambientale della zona intorno al Lago affrontando diversi argomenti, dalla risoluzione dell’allagamento costante della via alla la necessità di un marciapiede di collegamento al centro cittadino, dalla realizzazione di fognature di via Canton Gabriel alla tutela della sicurezza stradale. Il comitato Lago San Michele, insieme al Comitato Bosco Insieme formato da cittadini di via dei Chiodi, ha già organizzato un incontro pubblico, sabato scorso, presso l’oratorio di San Lorenzo per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere opinioni e suggerimenti in modo da formulare un’osservazione scritta da sottoporre all’amministrazione comunale, anche attraverso un sondaggio on line già avviato sul social network facebook.

Molti cittadini – spiega Luciani, peraltro tecnico comunale di professione e quindi esperto del settore - hanno già espresso contrarietà al progetto che va a snaturare l’area dando adito alla possibilità di un nuovo insediamento urbanistico. Dagli elaborati, infatti, emerge la previsione di una viabilità che spezzerebbe l’area in due, spostando la via di trenta metri, con una conformazione urbanistica tale da far presumere che potrebbe poi sfociare in una futura edificazione dell’area verde. Il peggio è che l’Amministrazione Comunale abbia intrapreso un accordo senza ascoltare i cittadini”.

Del parcogiochi nemmeno l’ombra sulla carta. Stando agli accordi la ditta dovrebbe consegnare al Comune soltanto un parcheggio pubblico di rimpetto alla scuola, lavori coperti da polizza fideiussoria, con uno scomputo di circa 74mila euro per realizzare opere di pari importo da cui è esclusa, invece, la realizzazione di una minima viabilità interna all’area, per altri 50mila euro, funzionale alla costruzione di un palazzo per circa 120mila euro. I cittadini sono furibondi. Realizzare un Pec del genere significa devastare completamente un’area di evidente rilevanza ambientale.

 
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