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29 Ottobre 2020 - 14:58
Si sono appena concluse le visite guidate al Santuario Madonna del Bosco di Ozegna proposte dall’Associazione Gavason, in collaborazione con la parrocchia di Ozegna inserite nella manifestazione “L’essenziale è Barocco”, promossa dalla Regione Piemonte.
“Quello che si vuole lanciare - spiega l’associazione - è un appello di ricerca che interessa questo santuario. Non è la prima volta che il Santuario è oggetto di attenzioni sia dal punto di vista religioso, architettonico e ahimè di … ladrocinio! Dal punto di vista religioso esso è meta di pellegrini incuriositi dal sito in cui un giovane sordo muto ozegnese ebbe la visione della Madonna per ben due volte a seguito della quale egli riacquistò l’uso della parola e dell’udito”.
Dal punto di vista architettonico il complesso è stato realizzato nel 1623 e presenta notevoli elementi barocchi quali un imponente altare maggiore interamente in legno, policromo e ricco di decori e due altari laterali finemente intagliati.
L’altare principale presenta nel centro una nicchia nella quale è posta l’effige della Madonna eseguita secondo le indicazioni fornite, a suo tempo, dal sordomuto ozegnese Guglielmo Petro.
Originariamente era un gruppo ligneo comprendente due angeli accanto a Maria e ai suoi piedi la statua del ragazzo stesso. Questi elementi purtroppo sono stati l’oggetto di un furto avvenuto in due tempi, negli anni 70 e poi negli anni 80.
Sono passati diversi anni da quando i due furti sacrileghi sono stati perpetrati nel Santuario della Madonna del Bosco ad Ozegna però di un fatto cosi vile resta dopo tanti anni lo sgomento e l’amarezza di una intera comunità che ha visto la propria chiesa violata, privata di un pezzetto della sua storia locale.
“Perché ritornare a diffondere la notizia adesso? - spiegano i volontari - Si sa che la speranza è l’ultima a morire, così chissà che il riportare la notizia alla ribalta e il pubblicare la fotografia con il gruppo ligneo completo, possano aiutare a individuare o rintracciare gli oggetti sacri rubati. Sarebbe bello se, in occasione della celebrazione per i 400 anni del Santuario nel 2023, si potesse festeggiare anche il ritrovamento degli angeli e del piccolo pastorello!”
Poi aggiungono: “É forse una mission impossible? - si domandano - Raccogliete la sfida numerosi e se potete diffondete la notizia sui social media. Se doveste averne traccia non esitate a contattare le forze dell’ordine, la parrocchia, il comune o il Gavason di Ozegna (redazione@gavason-ozegna.it, telefono 3337368685)”
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