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PONT. Il sindaco Coppo in difesa delle quote rosa

Nel corso della prima seduta del nuovo consiglio di Pont, chi era presente in sala o seguiva la riunione in streaming ha potuto constatare che Paolo Coppo è un convinto sostenitore delle quote rosa nelle amministrazioni comunali. Dopo che il neo-sindaco aveva comunicato la composizione della giunta,  ha chiesto infatti di intervenire per fare un’osservazione.  “Nella passata amministrazione – ha esordito - ricevetti un richiamo dal Prefetto prima e dal Difensore Civico poi in merito al mancato rispetto delle norme che regolano la presenza in giunta dei rappresentanti dei due sessi : nei Comuni con più di 3.000 abitanti dev’essere rispettata la regola del 40%”.

Citando a più riprese le note del Prefetto, del Difensore Civico e del Ministero dell’Interno, gli articoli di Legge e della Costituzione, lo Statuto comunale, le sentenze del TAR e del Consiglio di Stato, l’ex-sindaco ha spiegato che “è possibile una deroga solo in caso di effettiva impossibilità a mantenere le proporzioni stabilite e dopo aver appurato – a seguito di approfondita istruttoria - l’impossibilità di reperire idonee personalità di sesso femminile nell’ambito del bacino territoriale di riferimento”.

Coppo si preoccupa del fatto che fra i neo-assessori ci sia soltanto Marina Barinotto mentre in maggioranza è presente anche Maura Configliacco.  Ha infatti precisato: “Noi non potevamo rispettare questa norma perché avevamo tra gli eletti una sola donna. Per questo avevamo introdotto nello Statuto la figura dell’assessore esterno”.

L’ultimo punto del suo discorso non è apparso particolarmente chiaro. A quando risalgono i richiami degli organismi di controllo: all’inizio o alla fine del suo mandato?  La possibilità di nominare un assessore esterno era stata infatti  inserita nello Statuto nell’estate del 2019,  in occasione di una revisione generale del medesimo, e la designazione di Sandra Bonatto risale all’inizio di quest’anno. Più che altro non si capisce cosa c’entri  la sua nomina con il 40% citato: non aveva infatti sostituito un uomo ma la dimissionaria Vanessa Seren Bernardone, unica presenza femminile nel  gruppo di maggioranza e nella giunta. Il rapporto di 3 a 1 fra uomini e donne era rimasto pertanto invariato. Esattamente la stessa proporzione attualmente esistente.

Il sindaco in carica ha risposto alle obiezioni  leggendo la dichiarazione presentata dalla Configliacco, nella quale precisa che “per inderogabili ragioni personali e di lavoro rinuncio all’incarico in giunta, accettando quello di consigliere comunale con le deleghe che mi verranno conferite”.

La rinuncia – ribadisce Coppo  - “non è sufficiente: lo dice il Consiglio di Stato”.

Cosa farà l’ex-sindaco? Accetterà la situazione esistente oppure tornerà alla carica durante la seduta di consiglio di venerdì prossimo? 

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