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IVREA. Anche Cossavella al processo per furto di testi sacri

IVREA. Anche Cossavella al processo per furto di testi sacri

Italo Cossavella

C’era anche Italo Cossavella, titolare della storica libreria di via Arduino,  in aula, davanti al giudice Elena Stoppini, l’altra settimana, al processo che vede indagato per furto di testi sacri, Raffaele Paonessa, 59 anni, senza fissa dimora difeso dall’avvocato Massimo Campanale.  In aula Paonessa, tutt’ora in carcere, ha ammesso di aver rubato e poi rivenduto ad una libreria ostensori, decine di testi storici del Quattrocento, sedie, un quadro, un angelo porta candele e il reliquiario di Sant’Ulderico. Oggetti trafugati  lo scorso gennaio dalla Chiesa di Sant’Ulderico a Ivrea in cui era ospite. Dal canto suo Cossavella difeso dall’avvocato Alessandro Raucci ha ammesso di aver acquistato dei “reliquiari e dei manoscritti con elenchi di battesimi e matrimoni” da Paonessa, che si era presentato da lui insieme a dei giovani preti.  “Erano maltenuti - ha dichiarato - Me li aveva consegnati in più occasioni e li avevo pagati poche centinaia di euro e molti li avevo poi rivenduti a due persone”. Nel corso della prima udienza sono stati ascoltati i parroci di Sant’Ulderico: don Mauro Agreste e il vicario don Samuele e, attraverso l’avvocato Andrea Castelnuovo di Torino la parrocchia di Santa Maria Assunta si è costituita parte civile. Il processo è stato aggiornato al 28 ottobre, nel frattempo verranno visionati i filmati acquisiti dalle telecamere della chiesa di Sant’Ulderico.  In totale sarebbero quattro le persone sospettate dalla procura per l’acquistato di quei testi e oggetti sacri. 
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