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25 Settembre 2020 - 17:47
Intervistare un sindaco a volte può essere noioso a causa delle mille pastoie burocratico istituzionali a cui spesso è sottoposto. Così non è stato, con il primo cittadino di Perosa Canavese.
Ne è risultata una bella chiacchierata con un simpatico ex dirigente Olivetti, dal grande valore culturale e dalla fervida memoria storica, che ha reso l’intervista densa di significati, ed il tempo è volato.
Sindaco ci parla della nascita del paese?
Nasce come piccolo centro attiguo al borgo di Moyrano in seguito andato perduto a causa delle pestilenze e delle scorrerie degli eserciti in transito. La storia ci racconta che Perosa sia strettamente collegata, dal XI al XVI secolo, alle vicende dei conti di San Martino. E’ importante sottolineare però che, fin da epoca romana, transitava da Perosa (via petrosa) un’importante via di comunicazione tra Eporedia ed Augusta Taurinorum; tale strada passava dagli odierni Comuni di San Martino e Vialfrè.
Quindi nel XII secolo Perosa era un feudo?
Si, nel secolo XII Perosa era feudo dei Conti di San Martino. Nel 1263 ben 54 Uomini di Perosa e Moyrano prestarono giuramento alla convenzione per la lotta dei Berrovieri; un numero tale di partecipanti lascia supporre che questi due insediamenti fossero abbastanza popolati. Tra il 1200 e il 1700 alcuni uomini di Perosa e Moyrano ricevono, per investitura, numerosi beni dalla Chiesa d’Ivrea.
A Perosa non ci sono mai state attività produttive?
Come no? Certo, verso la fine del XVIII secolo ebbe sede in Perosa una fonderia ed una officina per la lavorazione del rame; la Ramera (attualmente Cascina Ramera) era di proprietà dei Perrone di San Martino.
Nel 1800, durante l’invasione delle truppe napoleoniche, Perosa viene fortemente danneggiata e persino l’archivio comunale viene distrutto.
Veniamo ai giorni nostri cosa si sta sviluppando a Perosa?
Abbiamo vari progetti che prenderanno il via in un prossimo futuro garantendo una migliore qualità dei servizi ai nostri residenti. Ci saranno presto opere viarie che permetteranno una maggiore sicurezza a chi transita sulla provinciale ed anche ai nostri residenti sia in fase di immissione che di uscita dal paese. Infine sono stati ultimati da poco anche i lavori di restauro della Chiesa, grazie alla gentile partecipazione della nostra benemerita concittadina Lidia Bertasso. Che fra l’altro è stata premiata con una targa ad imperitura memoria, per ringraziarla dell’enorme aiuto economico che ha riservato al nostro paese.
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