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San Mauro. Il matrimonio con Seta s'è già celebrato

San Mauro. Il matrimonio con Seta s'è già celebrato

La sede di Seta Spa in via Verga, a Settimo Torinese

C'è poco da discutere. Il matrimonio tra San Mauro e Seta si è già celebrato, con tanto di scambio di anelli, testimoni e bacio finale. Niente lancio di riso né di bouquet, però: la cerimonia è stata fatta “in sordina”. Gli sposi hanno anche già prenotato il viaggio di nozze: la partenza è prevista per il 1 maggio. Perché così tardi?, chiederete voi. In effetti il matrimonio si è celebrato a dicembre del 2013, e solitamente la luna di miele inizia pochi giorni dopo, quando non il giorno stesso. La risposta è semplice: perché fino al 30 aprile c'è ancora la ex moglie in mezzo alle scatole. E lei, di questo nuovo matrimonio San Mauro-Seta non sa ancora nulla, anche se qualche sospetto in fondo ce l'ha. Il sesto senso delle donne... La ex moglie è Armellini. Che fino al 30 aprile di quest'anno è sposata con San Mauro. Ma quest'ultimo ha già deciso: non ne vuole più sapere, il matrimonio è già stato prorogato fin troppe volte. Dal 1 maggio, si cambia vita! Con Seta. Ora resta solo l'ultimo ostacolo: trovare il coraggio di dire tutto ad Armellini. Che, ora come ora, non sa nulla di quello che sta per succederle.   Questo matrimonio “s’ha da fare” Il matrimonio, anche detto “gara d'appalto pubblica per l'affidamento del servizio di raccolta rifiuti”, è stato organizzato e celebrato dal Consorzio di Bacino 16. A “sposarsi”, nel mese di dicembre, sono stati tutti e 30 i Comuni che fanno parte del Bacino, San Mauro compresa. La moglie è una sola per tutti e trenta: dovranno dividersela, ahi loro. Si chiama Seta, è settimese, e si è aggiudicata l'appalto della raccolta rifiuti (è stata l'unica partecipante). Sarà lei ad occuparsi del servizio di raccolta, mentre saranno i comuni a dover gestire i servizi accessori, tra cui l'igiene urbana e la gestione degli ecocentri.   Il servizio è già aggiudicato Quindi non c'è nulla da fare: che lo vogliano o meno (l'impressione è che non lo vogliano, ma tant'è), i sanmauresi dovranno accettare di aprire le porte a Seta. La gara pubblica è stata aggiudicata, e non c'è alcuna scappatoia. Non più. Tutto inutile, quindi? Raccolte firme, iniziative varie eccetera? Sì, decisamente: è tutto inutile. A meno che San Mauro non decida un'azione praticamente suicida, cioè uscire fuori dal Bacino 16, ricalcando le orme di Venaria (uscita dal consorzio per poi entrare in un altro, il tutto per disfarsi di Seta). Altre possibilità non ce ne sono: il singolo Comune non può fare gara d'appalto per i fatti suoi, né può scegliere di affidare il servizio in qualche altro modo. Il Bacino è sovrano, per quanto riguarda la raccolta rifiuti. Come conferma il presidente Pierluigi Avataneo: “La gara d'appalto del Comune di San Mauro era compresa in quella generale, vinta da Seta. Il servizio è quindi già stato aggiudicato, non c'è alcun dubbio”.   Nessun ricorso In questa situazione viene meno anche l'ipotesi di ripercorrere i passi dell'ex sindaco Coggiola, il quale nel 2007 aveva fatto ricorso al Tar, vincendolo. All'epoca, il servizio di Seta era affidato “in house”, cioè automaticamente e senza una gara pubblica. Oggi, invece, la gara pubblica c'è stata e Seta l'ha vinta, legittimando a pieno la sua posizione. Capitolo chiuso.   Ma quale analisi dei costi? Viene da chiedersi, quindi, perché il sindaco Ugo Dallolio, intervistato dal nostro settimanale, abbia dichiarato di essere “quasi obbligato” ad entrare in Seta. Quasi? Obbligato, punto e stop. E per ben 15 anni. Viene da chiedersi perché abbia anche detto “Faremo un'attenta analisi dei costi, prima di decidere la decisione da prendere”. Si è forse dimenticato di considerare che Seta si è già aggiudicata il servizio a un costo ben preciso: 1 milione e 341mila euro più Iva, per un totale di 1 milione e 637mila euro. Quali costi deve dunque rivedere, il comune di San Mauro? Forse si riferisce ai servizi accessori (igiene urbana e gestione dell’ecocentro), perché i costi della raccolta rifiuti sono già stati stabiliti nel bando di gara vinto da Seta lo scorso dicembre. Viene da chiedersi, quindi, se il sindaco abbia nascosto questa verità, o se si sia perso qualche passaggio...
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