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13 Marzo 2020 - 17:48
DiaSorin, multinazionale del biomedicale con sede a Saluggia, ha annunciato l’accordo con l’inglese Ttp per lo sviluppo di test di diagnostica molecolare direttamente su campione clinico. Verrà quindi realizzata una piattaforma “point of care” su cui potranno essere usati i test di DiaSorin Molecular così da fornire ai pazienti i risultati di esami in meno di 15 minuti. I test dunque potranno essere fatti fuori dai laboratori, cioè in strutture come farmacie, ambulatori, studi clinici, residenze assistite se non addirittura in casa. Tttp fornirà una sua piattaforma che impiega una cartuccia monouso al cui interno si trovano tutti i reagenti per il test diagnostico su tecnologia molecolare Pcr (di reazione a catena della polimerasi).
Il nuovo prodotto verrà commercializzato negli Stati Uniti a partire dal 2023. Negli Usa circa 12 mila farmacie e duemila centri clinici offrono servizi diagnostici, rappresentando un segmento di mercato che cresce del 18% ogni anno in termini di volumi. «E lì esistono 90 mila “physician office lab”, cioè laboratori da studio medico dove i dottori da anni eseguono prestazioni diagnostiche, cosa che in Italia non esiste», ha spiegato Carlo Rosa, ceo di DiaSorin. «Si tratta dunque di un mercato estremamente sviluppato e sono convinto che le cose cambieranno anche in Europa. E il coronavirus ha mostrato come metodi rapidi e delocalizzabili sarebbero una panacea per il sistema sanitario. Oggi se hai bisogno di fare un tampone e poi di eseguire un test molecolare, il tempo di attesa è di 7 ore, più il trasporto del campione dal prelievo al laboratorio. Immaginiamo cosa potrebbe succedere se, come all’inizio del coronavirus, i centri per quel virus fossero solo tre. La vera soluzione sono i test molto rapidi in presenza del paziente: ecco il concetto perfezionato da noi, a cui abbiamo cominciato a lavorare da dicembre».
Il nuovo prodotto potrà servire per individuare influenza e malattie respiratorie e per le infezioni urogenitali, come la clamidia. Ci vorranno tre anni circa per perfezionarlo. La messa a punto avverrà nel centro milanese di DiaSorin, mentre la produzione sarà oltreoceano, probabilmente nella divisione di diagnostica molecolare in California.
Diasorin ha chiuso i primi nove mesi del 2019 con un fatturato pari a 525,1 milioni di euro, in crescita del 6,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+4,2% a cambi costanti).
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