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San Mauro. Benedetto torna in campo...da presidente

San Mauro. Benedetto torna in campo...da presidente

Davide Benedetto, presidente di San Mauro Domani

Un ritorno importante. Un ritorno pesante. Davide Benedetto è il nuovo presidente di San Mauro Domani, scelto dal direttivo per sostituire il dimissionario Giorgio Allegri. Sarà lui, dunque, a guidare l'associazione verso le elezioni 2016, anche se “c'è tempo per pensare al futuro e al voto. Oggi bisogna trovare il modo per uscire da queta crisi, almeno localmente. Noi di Smd siamo più agguerriti che mai: daremo filo da torcere a chi ostacolerà la ripresa della nostra città”.   L'ex assessore della giunta Coggiola ritorna in campo dopo un periodo di lontananza dalla vita associativa e politica sanmaurese. Ma puntualizza di non aver “mai avuto periodi di riflessione nei confronti di Smd, solo problemi personali che mi hanno costretto a dedicare meno tempo al gruppo”. Ora, però, la situazione è diversa. “Con il mio arrivo cambierà anche il metodo di lavoro dell'associazione – avverte Benedetto –. Aumenteranno incontri e riunioni, abbiamo già in mente alcune iniziative che riteniamo tanto semplici quanto geniali, con impatto sui problemi locali”. Quali? “E' presto per fare programmi. Ma a breve lo scoprirete”. Il nuovo presidente, il cui nuovo vice è Gianni Toso, ha le idee molto chiare sulla linea da seguire da qui in avanti. “La forza del nostro gruppo sta nelle persone: serie e tenaci, ma soprattutto non animate da smanie di potere e di poltrone. Per questo, noi andremo per la nostra strada: se qualcuno vorrà seguirci bene, se no per quanto mi riguarda possiamo anche correre da soli. Potremmo addirittura non candidarci, alle prossime elezioni: non c'è nessun obbligo. Chiaro che faremo il possibile per essere utili al nostro territorio”.   Nessun “inciucio”, quindi, con il Partito Democratico? “Queste voci di corridoio sono totalmente infondate. Non ci sono inciuci col Pd, né ve ne saranno. Conosco personalmente e stimo l'attuale sindaco e vice sindaco: sono stato da loro interpellato e coinvolto in alcune iniziative per il miglioramento del nostro territorio. Ma se questo vuol dire aderire al Pd...” Ma il suo nome si era fatto anche per un possibile assessorato... “Falso. Nessuno mi ha mai proposto un ruolo nell'attuale giunta, né io sono andato a cercarmelo”. E nel caso in cui fosse il Pd ad avvicinarsi a voi? “Siamo un gruppo composto da uomini veri, con forti ideali. Facilmente possiamo 'far gola' a molti: ma noi manterremo la nostra identità, senza identificarci con nessuno. I cittadini devono capire che servono persone e non partiti, risposte sollecite ai problemi e non iter burocratici lunghi né decisioni prese da chi il territorio nemmeno lo conosce”. A chi parla di attriti con l'ex vicesindaco (attualmente nel gruppo misto) Roberto Olivero, cosa risponde? “Sarò velocissimo. Abbiamo ed ho personalmente caldeggiato la candidatura di Olivero alle scorse elezioni. Ho combattuto con tutte le mie forze perché convinto che Roberto potesse essere il miglior sindaco per la mia città. Lo considero una persona capace e seria, oltre che un amico. Vedete voi...”. Un giudizio sui primi due anni e mezzo di amministrazione Dallolio? “L'operato di un sindaco va giudicato alla fine, non adesso. Indubbiamente noi avremmo fatto scelte diverse. Ma saranno i cittadini a giudicare, tra due anni”. Si candiderà alle prossime elezioni? “Ora come ora non voglio parlare di politica. Lavoriamo per il territorio, come abbiamo sempre fatto. Per tutto il resto, c'è ancora tempo per decidere”.
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