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29 Gennaio 2014 - 12:49
Uniti per essere più forti. Il Circolo del Partito Democratico a ovest di Ivrea ha chiamato a raccolta tutte le forze di centrosinistra del territorio con l'intento di presentare liste Pd o sostenere liste civiche alle prossime elezioni comunali chiedendo ai candidati di inserire nei programmi "6 priorità".
Obiettivo è la creazione di un'unione degli undici Comuni di competenza (Banchette, Pavone, Lessolo, Samone, Fiorano, Salerano, Loranzè, Colleretto Giacosa, Parella, Quagliuzzo, Strambinello) con una somma di 15mila abitanti su 46 Kmq, allargando l'ambito fino a consolidare un'Unione allargata dei 67 Comuni dell'Anfiteatro Morenico di Ivrea in vista dell'istituzione delle "aree metropolitane" che sostituiranno Province come Torino e Milano nella cui assemblea paesi come Parella o Colleretto Giacosa conterebbero come il due di picche.
Una visione d'insieme che non dovrebbe poi essere tanto difficile da realizzare su un territorio politicamente omogeneo ma si scontra con gli scetticismi degli amministratori soprattutto di lungo corso. Di questo s'è discusso nella riunione convocata dal coordinatore del Pd Ovest Gaspare Enrico martedì sera presso la Sala Santa Marta di Fiorano basato sulla premessa "Amministrazioni Comunali di centrosinistra che sappiano difendere e innovare il Canavese".
"Le Amministrazioni Comunali, ognuna per conto proprio - spiega Enrico - non possono fare quasi nulla. Insieme possono condividere priorità strategie e avere idee, proposte e una voce più forte. Il documento presentato è un primo esempio di proposte politico amministrative per il futuro del territorio che ha una sua fisionomia e completezza, un primo contributo programmatico di area che presentiamo nei Comuni in cui si voterà nel 2014 per partecipare all'individuazione dei problemi e alla definizione di programmi. Governo unitario significa una sede istituzionale in cui gli undici Comuni si confrontino. Molti cambiamenti sono previsti. Intanto negli ultimi tempi i margini di manovra finanziaria si sono già molto ristretti. Si profila un quinquennio che dovrà essere necessariamete basato sul confronto per razionalizzare costi e servizi ma ache per definire progetti intercomunali e ricercare finaziamenti. Il primo interlocutore, su tutti i punti, non potrà essere che Ivrea che dovrà diventare il vero referente politico Amministrativo del Canavese".
I punti 1- sviluppo e lavoro "Va preservato ed implemetato il Bioparco - sottolinea Enrico - il cui valore supera i confini del Canavese e dovrebbe godere di più attezione da parte della Regione Piemonte. Intanto sta compiendo i primi passi il progetto di valorizzazione delle produzioni locali agroalimentari e del castello di Parella C'è anche un'area finora dimenticata su cui concentrare gli sforzi affinchè sia recuperata: l'ex Marxer di Lorazè. E' necessario sostenere richieste di finanziamento presso Regione ed Unione Europea da concentrare in quest'area dotata peraltro di buone infrastrutture materiali (da incrementare anche le infrastrutture immateriali come la fibra ottica). Va studiata e proposta una politica fiscale meno repressiva ed incentivi per attrarre investimenti ed impreditori anche esteri. Sarebbe buona pratica un periodico confronto con gli istituti finanziari ed infine orientare i giovani a scegliere filoni di studio scientifici consoni ai posti si lavoro esistenti nel territorio". 2 – risparmio di territorio, risparmio energetico ed energie rinnovabili "Ridurre i cosumi è priorità internazionale. Le Amministrazioni dovranno adottare strumenti per agevolare interventi sugli edifici pubblici e privati sostituendo le energie rinnovabili a quelle fossili e ridurre la presenza di amianto. Il tutto per ridurre i rischi per la salute". 3 - recupero dei centri storici "Vanno sperimentati strumenti che agevolino non la costruzione di nuove abitazioni ma il recupero di quelle esistenti, soprattutto le più vecchie e poco agibili. Qualche comune, per esempio Pavone, potrebbe essere un laboratorio". 4 - mantenimento del livello dei servizi di sostegno ed inserimento "Va mantenuto il buon livello di servizi trovando nuove modalità per non lasciare sole tante persone aziane e sostenere le famiglie che rasentano livelli di povertà o versano in situazione di disagio stringendo sinergie con gruppi di volontariato o Fondazioni". 5 - valorizzazione storia cultura e turismo "Si potrebbe pensare ad un'unica Fondazione o a una stretta relazione tra quelle esistenti che consenta di mettere in relazione i Castelli di Parella, Loranzè, la casa di Giacosa, la torre di Strambinello, la casa Garda di Samone, ipotizzando anche iniziative con la Fondazione Guelpa di Ivrea per eventi che consentano di superare i confini canavesani ed attrarre presenze". 6 - istruzione e formazione "Occorre una gestione unitaria degli edifici e dei servizi relativi alle strutture scolastiche (negli undici comuni sono presenti tre scuole medie sei elementari e cinque materne) con Ivrea sostenere quel che rimane del Polo universitario e la ricerca collaborando. Con l'Università e il Politecnico di Torino e mettere a disposizione degli studenti adeguati trasporti".Il programma articolo in questi sei punti richiede però sforzi e un modo di pensare diverso a cui gli amministratori locali sono poco abituati. Significa abbandonare l'ottica dominante secondo cui basta ampliare i piani regolatori, ormai sazi, espandendo aree edificabili e industriali per incassare oneri così "il comune sta meglio". "Individuare priorità all'intero di un territorio - replica Enrico - vuol dire poter ridistribuire i vantaggi su tutti i Comuni sotto forma di servizi gestiti unitariamente".
Pienamente concorde la "padrona di casa", il Sindaco di Fiorano Laura Fogliato, secondo cui "bisogna superare i personalismi, che ci sono ancora, aldilà del colore politico, troppo è ancora in mano a pochi". "Ragionare in modo sistemico - sottolinea, concorde, il Vicesindaco di Colleretto Giacosa Alberto Dini - per esempio basandosi su Regolamenti tipo evitando ad ogni ufficio sforzi per provvedere alla stessa operazione, potrebbe garantire secondo una stima un risparmio di 300/400mila euro l'anno. La vedo all'Olivetti: un grande computer centralizzato a cui siano collegati tanti piccoli computer. Bisogna cambiare mentalità". "Noi Amministrazioni della Pedanea - aggiunge il Sindaco di Colleretto Giacosa Paola Gamba - abbiamo istituito l'Unione e non è stato difficile. Al primo posto c'è il territorio".
All'incontro erano presenti gli amministratori di tutti i paesi eccetto Loranzè, alcuni candidati alle prossime elezioni ed i rappresentanti del Pd a Ivrea Matteo Fanciulli e Dimitri Buracco.
Tra gli scettici il Sindaco di Samone Paolo Giordano che solo di recente è arrivato alla conclusione di propendere per un'Unione. "E' vero che serve collaborazioe ma credo che serva un po' più di spirito critico - ha ribattuto -. Io non credo che più grande sia meglio. Dare servizi significa fare scelte poltiiche, poi si pone il problema della rappresentanza. L'idea della città metropolitaa mi preoccupa molto". "L'efficienza si misura a parità di servizio e ogni Comue ha costi e servizi diversi - rincara il Sindaco di Banchette Maurizio Cieol -. Pensiamo ai vigili. La situazione è drammatica. I due vigili di Banchette non possono stare su un territorio di 8mila abitanti ma allora il Governo deve lasciare assumere. O c'è un patto serio che bada all'efficieza e alle necessità e non solo ai numeri o è difficile pensare ad un punto d'arrivo. Sono problemi che il cetrosinistra deve considerare".
Il Pd Ovest ha già i programma altri incotri già dalla prossima settimana.Edicola digitale
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