"Mio padre, Vincenzo Calcara e mio cognato, Santo Cangialosi, si trovavano a Genova in questo noto ristorante. La vicenda in cui sono incappati è tutta un equivoco". A parlare è Ester Fiammetta Calcara, figlia del pentito di mafia e collaboratore di giustizia, Vincenzo Calcara, all'indomani dei fatti costati al padre e al cognato un'accusa di estorsione: "Non si è trattato di un'estorsione: stavano pranzando e hanno visto girare un topo per le sale del ristorante. Mio cognato ha ripreso questo topo e lo ha fatto vedere al proprietario del ristorante. Alla vista del video, il proprietario ha offerto loro spontaneamente il pranzo. E gli ha dato anche una busta con dei soldi. Senza che mio padre e mio cognato avessero fatto richiesta alcuna. Vedendo nella busta 150 euro, mio ha risposto che non aveva bisogno di quei soldi e che potevano servire ad un poveraccio. Non certo a lui. Non si è accorto del fatto che il proprietario del ristorante, che intanto aveva chiamato la polizia, si fosse spaventato. Mio padre è un uomo che ha sempre collaborato con la giustizia. Da 25 anni lotta per la verità e la giustizia. Tutt'ora ci sono rapporti di affetto, fiducia, stima, tra mio padre e la famiglia Borsellino. Quanto accaduto a Genova non c'entra nulla e non implica in nessun modo l'attendibilità di mio padre. Su questo non c'è nessun ombra di dubbio. Mio padre? Era un uomo d'onore riservato. Della famiglia mafiosa di Castelvetrano capeggiata da Francesco Messina Denaro. Era alle sue dipendenze esclusive ed essendo uomo d'onore riservato, non era conosciuto da altri mafiosi". Ritiene che ci siano dei pregiudizi nei confronti di suo padre, per il suo passato? "Mio padre continuerà a lottare per la verità e la giustizia fino a morire. Borsellino ha insegnato a mio padre a credere nella verità e dire sempre la verità e di lottare e vivere per questo. Si vive per il bene. E questo è un percorso che mio padre ha fatto al fianco del dottor Paolo Borsellino. Un percorso umano che gli ha cambiato la vita. Tutti valori nobili che ha trasmesso a noi figlie. E noi crediamo nella verità e nella giustizia. Sempre".
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