Cerca

STRAMBINELLO. Decreto Ponti: ecco come verranno utilizzate le risorse

STRAMBINELLO. Decreto Ponti: ecco come verranno utilizzate le risorse

ponte Preti Strambinello

Fabrizio Gea, Presidente, Luigi Sergio Ricca, responsabile della Commissione Infrastrutture e Trasporti dell'Agenzia di Sviluppo del Canavese, e Alberto Rostagno, quale rappresentate del Club Turati Canavese, sono stati ricevuti mercoledì 15 gennaio dalla II^ Commissione del Consiglio Regionale presieduta dal Consigliere Mauro Fava. L'incontro è servito per presentare l'Agenzia e fare il punto sull'iter previsto per la realizzazione del nuovo Ponte Preti sulla SP 565, Pedemontana. L'Agenzia ha ribadito la soddisfazione per il risultato conseguito con i finanziamenti assegnati al Piemonte con il cd “Decreto Ponti”, in particolare per il Ponte Preti, grazie ad un lavoro di squadra a livello istituzionale ed alla spinta mediatica alimentata dalle iniziative del Club Turati. Ricca ha voluto però sottolineare come sia stata necessaria la tragica emergenza di Genova per far stanziare dal Governo le risorse necessarie per affrontare nodi problematici della viabilità che pure erano da anni all'attenzione dei territori. L'Agenzia ha messo in evidenza la necessità di procedere tempestivamente nell'utilizzo delle risorse, previste su base pluriennale, ed ha richiesto di porre attenzione affinché burocrazia e ritardi non impediscano una rapida realizzazione dell'intervento. Ricca ha chiesto che ci sia anche un raccordo con le Istituzioni interessate per la definizione delle soluzioni di transito alternativo da adottare nel periodo della esecuzione dei lavori, in modo da non penalizzare il territorio ed in particolare il sistema economico dell'Alto Canavese, ricordando gli oltre 450 mezzi pesanti giornalieri che transitano attualmente sul ponte. Sono poi state evidenziate le altre priorità che l'Agenzia ha individuato, con un lavoro di concertazione tra tutti i soggetti coinvolti nello sviluppo del territorio: il collegamento Lombardore-Front-Busano-Salassa sulla sp 460; il collegamento alternativo alla sp 228 tra Ivrea e Bollengo, cd “Peduncolo”; Il collegamento tra Pedemontana tra Ivrea e Quincinetto in riva dx Dora Baltea; il miglioramento della viabilità di accesso al Parco Gran Paradiso; la richiesta di un nuovo casello autostradale sulla bretella Ivrea-Santhià ed un elenco più ampio contenuto nel dossier consegnato al Presidente della Commissione. Nel corso dell'incontro, Ricca ha chiesto inoltre aggiornamenti su queste altre questioni a partire dallo stato dell'arte delle procedure per il rinnovo della concessione per la gestione del sistema autostradale della Città Metropolitana di Torino, in particolare per conoscere quali opere di adeguamento del sistema viario afferente siano richieste al nuovo concessionario, a partire dal nodo di Ivrea, ed alla questione dell'introduzione del pedaggio. Poi ha chiesto del Protocollo d'intesa tra Ministero Infrastrutture e Trasporti, Regione, Anas, Città Metropolitana di Torino e Province piemontesi per la riclassificazione delle strade di interesse nazionale. In questo dossier sono interessate molte strade che attraversano il Canavese, con diverse opere di adeguamento. Ricca ha esplicitamente posto la questione del Traforo di Monte Navale, previsto da tutti gli strumenti urbanistici e di pianificazione territoriale dell'area eporediese, e che sembrerebbe essere stato cancellato, senza alcun confronto con il territorio, dalla Città Metropolitana. Si è parlato poi della Ferrovia TO-Ivrea-Aosta, della necessità di un raddoppio “selettivo”, della questione passaggi a livello, del nodo di Chivasso, l'eventuale connessione con il sistema Alta Velocità: "Il Canavese non può più tollerare una ferrovia di serie B" ha concluso Ricca. Poi si è discusso della Ferrovia Canavesana: in particolare Rostagno ha posto la questione dello scadimento delle manutenzioni, dovuta anche alle incertezze sul trasferimento a Ferrovie Italiane dell'attuale gestione Gtt; il Trasporto Pubblico Locale: necessità di sensibilizzare L'Agenzia Mobilità regionale per avviare una riorganizzazione del Tpl in Canavese. Ricca ha richiamato la questione della vetustà (media 19,5 anni di utilizzo) del parco mezzi della Conurbazione eporediese. E' stato infine sottolineato il fatto che l'accesso all'utilizzo dei fondi nazionali è avvantaggiato dalla disponibilità di progetti definitivi/esecutivi delle opere da realizzare: la Regione è stata pertanto sollecitata a raccordarsi con la Città Metropolitana per un sostegno economico, come da questa richiesto, per la redazione dei progetti prioritari indicati dall'Agenzia di Sviluppo. Ci sono stati interventi di alcuni commissari, Consiglieri Gavazza, Leone, Sarno, Vercellotti con la richiesta di chiarimenti, complessivamente condividendo nel merito le questioni sollevate. Il Presidente Fava al termine ha comunicato che a breve perverrà all'Agenzia la risposta dell'Ass Gabusi, non presente all'audizione per imprevisti impegni istituzionali, rappresentato da due funzionarie dell'assessorato.
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori