Il deputato Giorgio Airaudo (Sel) ha presentato una interrogazione a risposta scritta al Ministro del lavoro e delle politiche sociali sulla procedura di licenziamento di 121 dipendenti su 150 della Manital. Più in particolare il sindacato Fiom-Cgil ha reso noto che la Manital, azienda che si occupa di pulizie industriali e servizio posta per conto del gruppo Fiat nei comprensori ex Iveco e Mirafiori, ha aperto la procedura per licenziare 121 lavoratori su 150 nell'ambito di una ristrutturazione dei servizi di pulizie industriali avviando le comunicazione formali. Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, ha dichiarato che: «Anche in Fiat, oltre che nell'indotto, si licenza per gli effetti della crisi e a farne le spese sono i più deboli: cioè coloro di cui la Fiat si è in qualche modo disfatta negli anni scorsi». Ancora Bellono: «Si tratta di persone che sono state dipendenti Fiat e che erano state esternalizzate a Manital alcuni anni fa. Molte di queste persone hanno ridotte capacità lavorative o sono portatori di handicap. Dei 121, 89 sono lavoratori assunti con il contratto metalmeccanici, gli altri con quello dei servizi». I 121 licenziamenti a Mirafiori e all'ex Iveco da parte della Manital di Ivrea, azienda leader nei servizi di facility management, profilano ad avviso dell'interrogante una responsabilità di Fiat nei licenziamenti in quanto ex datore di lavoro che ha collocato in Manital questi lavoratori e in quanto committente delle commesse su cui la Manital e i suoi lavoratori ex Fiat operano. L’interrogante ha quindi chiesto se non ritenga di convocare le parti sociali al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e quali iniziative intenda assumere anche con Fiat che è committente ed ex datore di lavoro al fine di intervenire sul piano di ristrutturazione dei servizi di pulizie e posta affidati alla Manital. A prendere posizione contro i licenziamenti è stata nei giorni scorsi anche la Fismic che nel corso di un incontro svoltosi alla vigilia di Natale, ha chiesto all'azienda di ritirare le procedure di licenziamento. "Abbiamo fatto presente - spiega in una nota il segretario regionale Vincenzo Aragona - che in provincia di Torino ci sono alcuni cantieri in cui poter utilizzare i lavoratori in esubero lasciando l'orario di lavoro a 8 ore". Peraltro nell’ottobre scorso è stata la stessa Manital ad annunciare l’avvio di una procedura per l’assunzione in tutta Italia di 1.500 persone entro il 2015. Il prossimo incontro tra azienda e sindacati era previsto per il 10 gennaio.
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