VENARIA. Minorenni scaricano gli estintori nel parcheggio Pettiti

Genitori e parenti la definiscono una “bambinata”. Ma che sia una “bambinata” o meno davvero poco importa. Perché il dato oggettivo è che un gruppo di minori, tutti sui 12 anni, a inizio giugno si sono introdotti all’interno del parcheggio Pettiti, vandalizzando la struttura e scaricando alcuni estintori, prima di fuggire via. Ma la loro fuga è servita a poco e nulla, visto che le telecamere di videosorveglianza della struttura - posizionate dopo gli atti vandalici degli anni scorsi - hanno permesso di identificarli, con la polizia locale che ha poi avuto il compito di chiamare i genitori dei teppisti nel comando di via Sciesa, dove è anche intervenuto il sindaco di Venaria, Roberto Falcone. E alla fine, dopo la reprimenda di rito, è arrivata anche una punizione condivisa: lavori socialmente utili, oltre al pagamento di tutti i danni arrecati. “Insieme al comandante della polizia municipale, Luca Vivalda - commenta Falcone - abbiamo voluto incontrare innanzitutto i genitori: le punizioni non bastano, serve far comprendere ai ragazzi che ciò che hanno fatto ha delle conseguenze reali e materiali sulle tasche di tutti noi e in particolare dei loro genitori. Questa consapevolezza si ottiene con il lavoro di squadra e con l’aiuto sopratutto delle famiglie. Da questo punto di vista sono contento di sottolineare che c’è stata piena condivisione con tutti i genitori e che nei prossimi giorni organizzeremo delle giornate di lavori socialmente utili che possano ripagare tutta la comunità dei danni subiti. Ringrazio la polizia municipale non solo per il prezioso lavoro di identificazione, ma anche per la disponibilità al confronto con i genitori e i ragazzi”. Una doppia domanda, però, ce la poniamo: perché dei bambini di 12 anni si trovavano, di sera, nel parcheggio Pettiti? E i genitori, dov’erano?