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17 Aprile 2019 - 16:57
Un terreno arato dai cinghiali
“Non sono contrario agli animali, ma così non si puà andare avanti!”. Il sindaco Angelo Parri questa volta non intende più stare a guardare ed aspettare che il suo appello caschi nel vuoto come già accaduto alcuni mesi fa quando aveva lanciato l’allarme “nutrie”.
“Ora l’allerta è quella legata ai cnghiali - spiega - sono molti gli agricoltori ai quali sono stati devastati i campi appena coltivati. Io non posso che stare dalla loro parte - puntualizza Parri - per questo chiedo che vengano presi dei provvedimenti. Non mi spaventa parlare di caccia selettiva. Sarebbe certamente una soluzione. Non si può permettere che questi animali continuino a proliferare incontrollati. Sono un’emergenza per gli agricoltori e un pericolo per gli automobilisti. Vederli sbucare lungo le nostre strade non è un evento così raro. E non pochi sono gli incidenti che hanno causato”.
L’incubo degli automobilisti, però, non è costituito solo dai cinghiali. “Qui da noi, soprattutto in primavera, si popla di caprioli. Anche loro costituiscono un vero e proprio pericolo sulle nostre strade. Per questo dico che non si può restare con le mani in mano”. Tornando, invece, agli agricoltori, uno dei pericoli più grandi resta quello legato alle nutrie: “Non solo distruggono le colture - spiega Parri - ma possono costituire un gran rischio per chi lavora la terra. Le nutrie, che vivono prevalentemente lungo i corsi d’acqua, scavano lunghe gallerie che creano percorsi anche a distanza di molto. In quei punti il terreno è più soffice e rischia di sprofondare al passaggio dei mezzi agricoli. E’ già capitato di agricoltori che sono rimasti affossati con il loro trattore. In alcuni casi si ha solo il disagio di recuperare il mezzo, ma in casi più gravi, se il trattore si ribalta, viene messa in periocolo la vita dell’agricoltore stesso. per questo dico che dinnanzia a questa invasione di animali selvatici non si può restare con le mani in mano”.
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