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25 Gennaio 2019 - 15:54
I campi di calcio, per qualsiasi società calcistica, sono il “carburante” per l’attività stessa. Senza, infatti, non si potrebbe giocare, migliorare, fare amicizia e, perché no, diventare campioni.
Ed è quello che si rischia al Venaria Calcio, dove la compagine del patron Mimmo Mallardo rischia di ritrovarsi senza campi a partire dal giugno prossimo.
Il motivo? I due campi in erba sintetica, infatti, non sono più considerati “idonei” all’attività agonistica e, più precisamente, per far giocare le partite di calcio dalla categoria Giovanissimi Fascia B alla prima squadra. Il che, per una società che ha oltre 400 ragazzi, potrebbe trattarsi dell’inizio della fine.
I due sintetici, infatti, hanno una durata massima di 10 anni. E dal 2004 a oggi ne sono passati ben 15. “Abbiamo ottenuto qualche deroga - ammette Mallardo - ma ora il tempo delle proroghe è terminato. E la Federazione è stata chiara: o ci portate un progetto, in cui si affermi la volontà di realizzarli, e allo stesso tempo già un impegno di spesa, altrimenti l’omologazione non ve la posticiperemo più. E per noi sarebbe la fine di una storia lunga 70 anni”.
Per Mallardo, infatti, questa spesa si aggirerebbe sui 500mila euro e per lui quella somma dovrebbe essere spesa “dal Comune di Venaria. Perché il contratto di concessione prevede opere ordinarie e straordinarie, ma non abbiamo mai parlato del rifacimento del campo. Chi ha 500mila euro per rifarli? Qui giocano 400 ragazzi. Dove andranno questi ragazzi? Se il Comune vuole questo, lo dica chiaramente…”.
Da Palazzo Civico arriva la versione del vicesindaco ed assessore alle Finanze, Angelo Castagno: “Il Venaria è una realtà importante del tessuto associativo e sportivo locale. Sulla questione omologazione, però, occorre essere chiari. Nessuno impone loro di doverli rifare. Per noi, a livello pratico, sono ancora ottimali per effettuare l’attività sportiva, per gli allenamenti e le gare dei più piccoli. Se poi la politica, intesa come Giunta o come consiglio comunale, deciderà che dovrò trovare le risorse, le reperirò”.
E per ora la situazione è in un limbo. E mancano meno di sei mesi. E poi il calcio da Venaria potrebbe sparire definitivamente.
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