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SETTIMO. Volontariato in carcere, l’associazione “La Traccia” apre le iscrizioni: “Rendiamo le giornate diverse”

SETTIMO. Volontariato in carcere, l’associazione “La Traccia” apre le iscrizioni: “Rendiamo le giornate diverse”

DA SINISTRA Marina Carrera, futura volontaria, e Irene Saporito

Il volontario penitenziario: una scelta che può aiutare a rendere le giornate diverse una dall’altra.

A febbraio inizierà, presso l’associazione La Traccia di Settimo, il primo corso per diventare volontari penitenziari presso la Casa Circondariale di Ivrea. Essere volontari penitenziari è qualcosa di diverso dal solito volontariato, poiché si ha a che fare con persone che hanno commesso reati e per i quali stanno pagando con la reclusione. È stare vicino a chi ha sbagliato, a chi può aver causato dolore e sofferenza, ma che spesso ha voglia di un riscatto e di migliorarsi. Dal sito web de La Traccia, leggiamo la lettera di un detenuto: “Le giornate sono tutte uguali, ti consumano piano piano per la frustrazione e non si ha modo di dimostrare che coloro che sbagliano possono cambiare”. Ed è in questo tempo senza tempo che può avere un senso la figura del volontario penitenziario.

“Il corso comprende sei incontri di due ore - afferma Irene Saporito, assistente sociale e socia de La Traccia, - condotti da professionisti che lavorano per il carcere. Negli incontri la parola d’ordine è mettersi in gioco. I volontari non devono avere pregiudizi, ma devono cercare di condividere il proprio sapere, le proprie competenze, con persone che sono in una realtà altra da quella che tutti noi viviamo giornalmente. Un aspetto importante del volontario è porsi delle domande, chiedersi cosa vuole o può dare e le motivazioni che  lo spingono a impegnarsi con persone che sono in carcere”.  Il volontario penitenziario non deve giudicare, perché le persone in carcere sono già state  giudicate, sono già state condannate e stanno pagando per ciò che hanno commesso. Marina Carrera, 32 anni, insegnante di fitness e danza e futura volontaria penitenziaria, afferma di voler creare un momento di vita diverso in carcere, fare in modo che per i detenuti le giornate non siano tutte uguali e, con il proprio tempo e attività, dare un po’ di serenità a chi ha fatto degli sbagli nella vita. “Spero di lasciare un piccolo ricordo allegro - aggiunge Marina - alle persone che passano un periodo all’interno del carcere”. Per informazioni sul corso per volontari chiamare il 340.4653386 o il 392.3518808 oppure scrivere a latraccia.info@gmail.com.

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