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22 Novembre 2018 - 11:24
Il sindaco di Trausella, Mario Marubini, dopo il referendum che ha decretato il sì collettivo per la fusione tra i comuni di Vico Canavese, Meugliano e Trausella, si dichiara deciso a sostenere fino in fondo la scelta della giunta, nonostante la forte resistenza tra i suoi concittadini sostenuta dall’ex sindaco ed attuale consigliere comunale Michelangelo Boglino. La riunione comunale di venerdì 16 novembre ha voluto fare chiarezza sulla situazione e come la giunta dovrà fronteggiare i prossimi tempi. “Andremo avanti nonostante i 35 voti negativi. Bisogna considerare il numero di votanti non solo del nostro comune ma di tutti quelli che confluiranno poi nel nuovo nome di Valchiusa ossia Vico e Meugliano. La maggioranza in definitiva era favorevole”. Marubini sostiene inoltre che i voti contrari sono stati raccolti da Boglino che ha portato avanti una battaglia personale contro la fusione per suo tornaconto: “In verità, il numero dei cittadini di Trausella aventi diritto al voto sono 110. Di questi, si sono presentati quelli che erano sfavorevoli e gli altri si sono semplicemente astenuti, temo per la convinzione generale che ormai votare sia tempo perso, vista la sfiducia per l’andamento politico a livello nazionale. Quindi quei 35 no, non mi rappresentano un granchè e non sono che 1/3 dei votanti reali. Penso che le ragioni principali dei dissidenti sia la causa personale che Boglino sta portando avanti e la paura di perdere l’identità propria del comune. Io e la giunta, invece, siamo favorevoli proprio perché grazie agli interventi regionali garantiremo dei servizi migliori per la nostra realtà locale, piccola e con possibili margini di decrescita senza l’intervento di incentivi esterni. Trausella ne trarrebbe vantaggio mantenendo viva la sua identità: continuerebbe ad esistere nonostante i cali bilancio e la crisi economica del paese . In democrazia le posizioni ideologiche in dissidio sono ammessi e fanno parte della normalità, quindi accettiamo che la popolazione possa essere contraria alla nostra scelta” conclude il sindaco, anche perché, alla fine, la decisione presa sarà quella della Regione che renderà attivo tramite il decreto legge il referendum. Resta da capire se davvero ogni colpa sia da imputare a Boglino oppure è indice di un dissenso forte all’interno della popolazione di Trausella che lui a colto e se è destinato a crescere dato che il comune sparirebbe dalle cartine geografiche perdendo, a detta dell’ex sindaco, la propria identità collettiva ed unica.
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