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06 Ottobre 2018 - 16:01
L'ormai ex assessore Agostino Viano
Da un lato c’è lui che cerca di far capire che la gestione dei rifiuti non dipende mica solo dal Comune. E poi ce l’altro che invece sostiene che si debba fare qualcosa per migliorare la raccolta differenziata.
Mercoledì sera, in Consiglio comunale, guerra tra il consigliere di maggioranza Claudio Casarin ed Agostino Viano, capogruppo della minoranza.
La questione è saltata fuori durante l’approvazione del nuovo Dup, il documento unico di programmazione che anticipa l’approvazione del bilancio.
Il problema, secondo Viano, è lo scarso interesse nei confronti degli sfalci, le ramaglie vengono raccolte soprattutto dagli agricoltori.
“Avevamo chiesto dei bidoni per gli sfalci - interviene il consigliere - ma nessuno ci ha ascoltato. Gli abitanti delle frazioni si devono sempre spostare da una parte all’altra per poterli conferire. Gli anziani come fanno?”.
Secondo Casarin non si può ottenere tutto con uno schiocco di dita e poi, “per la raccolta sfalci abbiamo un magazzino comunale”.
“Abbiamo dei progetti in mente - sostiene Claudio Casarin - ma di certo non si possono attuare subito. Chiederemo un ecocentro mobile per gli sfalci, l’anno prossimo”.
Ma non solo. “Abbiamo partecipato ad ogni riunione di Seta - aggiunge -, che purtroppo si trova in difficoltà. Noi, come amministrazione, abbiamo chiesto di poter creare delle isole ecologiche di zona. Volevamo suddividere il territorio in territori e per ogni territorio creare delle isole ecologiche. Seta per quest’anno non ha accettato di farlo, ma per il nostro territorio sarebbe stata la soluzione ideale”. L’ntenzione è di riproporlo non appena verrà approvato il nuovo piano industriale.
In ogni caso, Casarin sostiene che, nel giro di quattro anni, i dati della raccolta differenziata sono migliorati.
“Da quando siamo arrivati noi, abbiamo raggiunto una percentuale del 56 per cento, ovvero abbiamo aumentato la differenziata di ben quattro punti”.
Alla precisazione del consigliere Viano, che ha evidenziato che “bisognerebbe arrivare come minimo al 65 per cento”, ribatte invece: “Abbiamo una delle percentuali più alte di tutto il territorio”.
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