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25 Luglio 2018 - 14:23
Si chiama Irene Deborah Rosa-Sivilin, ha diciott’anni e un amore incondizionato per l’equitazione, passione che coltiva fin da quando era bambina.
Nonostante la giovane età, Irene, originaria di Samone, si è già affermata a livello internazionale nella disciplina che da undici anni pratica con costanza e dedizione: la monta americana, nota anche come monta western.
La manifestazione in cui la ragazza ha avuto un ruolo da protagonista è stata l’ApHC Youth World Show 2018, il rinomato campionato mondiale di monta americana tenutosi nella città di Fort Worth, in Texas, conclusosi il 7 luglio scorso.
Durante l’importante evento, che l’ha vista impegnata per ben tre giorni di gare, Irene non si è lasciata intimorire dagli avversari provenienti da ogni parte del pianeta e ha saputo mostrare a tutti le sue capacità: la giovane di Samone, infatti, si è piazzata sul terzo gradino del podio nella categoria Showmanship under 19.
Un risultato straordinario che è frutto di una passione e un impegno di certo non comuni; come ci spiega lei stessa:” Ho iniziato ad andare a cavallo all’età di sette anni; tutto è cominciato quando mio nonno mi ha regalato un puledrino”, ricorda. “Inoltre, anche mia mamma amava l’equitazione”, aggiunge, “e io ho sempre adorato gli animali, in particolar modo i cavalli”.
“Fin da subito ho cominciato a praticare la monta americana”, afferma, “e ho girato diversi maneggi. Attualmente, però, mi alleno regolarmente al centro Badi Farm di Varese”.
Irene ci svela, poi, con grande entusiasmo, i dettagli della competizione internazionale in cui ha avuto un ruolo di spicco: “Nella gara a cui ho preso parte ho condotto il cavallo a mano, al passo e al trotto, seguendo un determinato percorso. Non è una disciplina semplice”, racconta, “perché è necessario dimostrare di avere un buon feeling con il cavallo, oltre ad una certa eleganza nel portamento e nei gesti”.
Una qualità, l’eleganza, che di certo non le è mancata, considerati anche gli ottimi risultati ottenuti nelle altre due competizioni che l’hanno vista gareggiare in sella e portare a casa un settimo e un undicesimo posto.
Al rientro dalla soddisfacente trasferta americana, oltre all’abbraccio dei genitori, c’è stata anche una bella sorpresa ad attenderla.
”Ero appena tornata”, ci dice, “quando sono stata condotta con mio grande stupore al pluriuso di Samone, dove ad attendermi c’erano tutti i miei parenti e amici. Non me l’aspettavo assolutamente”, rivela, “ma è stato un momento bellissimo”.
Ad organizzare la festa sono state la Pro Loco di Samone e l’Associazione Il Diamante che, per l’occasione, hanno allestito il palco del salone con le medaglie e i trofei vinti dalla ragazza negli anni precedenti. Un gesto sicuramente apprezzato dalla giovane che ha potuto così condividere la gioia del risultato con le persone a lei più care.
Il grazie finale di Irene, tuttavia, va a mamma Alessandra e a papà Ezio. “Mi hanno sempre sostenuta”, ci dice, “e anche da casa sono riusciti a supportarmi al meglio in quest’avventura. Senza di loro tutto ciò non sarebbe stato possibile”.
Forte della medaglia appena ottenuta, Irene guarda già agli appuntamenti futuri sui quali ha le idee molto chiare:“Ora si pensa alla tappa del campionato italiano a Cervia di fine luglio e poi agli europei che si terranno a Kreuth, in Germania, nel mese di agosto”
Non prima, però, di un meritato riposo.
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