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NICHELINO. Travolge moto dopo lite: imputato a gup, non volevo uccidere

"E' stato un incidente, il motociclista ha rallentato e l'ho investito, ma non volevo uccidere". Si è difeso così oggi, nell'interrogatorio davanti al gup di Milano Anna Calabi dopo avere chiesto e ottenuto di essere processato con rito abbreviato, Maurizio De Giulio, l'elettricista 52enne di Nichelino, in provincia di Torino, che lo scorso 9 luglio a Condove, in Val di Susa, dopo una lite di viabilità, ha investito una coppia di giovani in sella a una moto, uccidendo sul colpo una 27enne, Elisa Ferrero. Il fidanzato della ragazza, Matteo Penna, 29 anni, è sopravvissuto ma ha dovuto e dovrà affrontare lunghe cure. Il processo si celebra a Milano perché il difensore di De Giulio, l'avvocato Vittorio Nizza, ha chiesto e ottenuto il trasferimento degli atti poiché una familiare della vittima è un vice-procuratore onorario in servizio al Tribunale di Torino. Da quanto è trapelato dall'udienza a porte chiuse, l'uomo, accusato di omicidio volontario aggravato dai motivi abietti e futili e di tentato omicidio, si è commosso durante l'esame davanti al gup e si è detto "molto dispiaciuto" per l'accaduto. Questa mattina, intanto, si sono costituiti parti civili, oltre a Penna (assistito dall'avvocato Pierfranco Bertolino) anche i                 familiari di Elisa Ferrero, assistiti dal legale Elena Negri. L'udienza è stata aggiornata al prossimo 3 ottobre per le discussioni del pm di Milano Piero Basilone, dei legali di parte civile e dei difensori. Quel giorno potrebbe arrivare la sentenza.
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