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28 Giugno 2018 - 15:06
Livio Bonassin
Non è possibile questa disparità di trattamento. Solo perché vivo a 150 metri dal confine di Torino sono costretto a pagare 258 euro di abbonamento studenti per mio figlio, mentre fossimo residenti a Torino avremmo avuto delle importanti riduzioni. A chi devo dire grazie? A Gtt? Alla Appendino? A Falcone che non batte i pugni nei tavoli giusti?”.
La polemica la fa scoppiare, nella Reale, Livio Bonassin, residente nel quartiere Gallo-Praile e vecchia conoscenza della vita politica cittadina, essendo stato per un periodo presidente del Comitato di Quartiere, dove ha imbracciato diverse lotte a difesa dei cittadini e contro le decisioni delle amministrazioni comunali che si sono succedute nella Reale.
Il nodo gordiano, questa volta, è la diversità di applicazione delle riduzioni economiche, in base alla Isee, per gli studenti Under 26 anni.
Gli studenti, compresi gli universitari, dal 1 luglio pagheranno in base all’Isee solo se residenti in Torino o domiciliati a Torino con contratto di locazione regolarmente registrato o universitari domiciliati in residenze universitarie.
Se la loro Isee non supera i 12mila euro, pagheranno 156 euro, essendo in fascia “A”. In fascia “B”, invece, pagheranno 178 euro, perché per Isee tra 12mila e un centesimo e 20mila euro.
In fascia “C”, infine, 208 euro, per Isee che va da 20mila euro e un centesimo fino a 50mila euro.
Chi invece non ha questi requisiti gli tocca pagare i 258 euro standard, ovvero il massimo possibile. E tra questi gli studenti di Venaria.
“Mio figlio non avrà alcuna riduzione, e pagherà ben 50, 80 e 100 euro in più rispetto alle altre fasce e rispetto a coloro che risiedono a Torino per studi universitari. Sono queste le politiche per la mobilità sostenibile?”. Da Venaria e Torino arrivano risposte blande, che non vanno addentro al problema: A Bonassin, la Reale ha solo detto questo: “Purtroppo tutti i Comuni della cintura metropolitana hanno subito questi aumenti. Lo abbiamo segnalato ed evidenziato. Grazie”. Ma nessuna presa di posizione.
Da Torino, invece, Palazzo Civico ha fatto sapere come sia stata una “decisione scelta e condivisa” nei vari tavoli dell’Agenzia della Mobilità Piemontese. E, soprattutto, come d’ora in poi gli studenti vadano a risparmiare: prima pagavano 261 euro l’abbonamento 10 mesi e 295 quello 12 mesi. Oggi, invece, costerà 258 euro 12 mesi.
La polemica politica spetta invece a Forza Italia, attraverso il segretario Rosario Galifi: “Mi piacerebbe vedere il sindaco Falcone scendere in difesa dei suoi giovani concittadini e aiutarli in questa battaglia. Temo, però, che non farà nulla, perché non andrebbe mai contro la sua collega Appendino. Noi avanziamo una proposta: metta lui e la sua Giunta, prendendo qualche migliaio di euro da altri settori, la differenza e non metta in difficoltà tante famiglie. Perché l’abbonamento è un costo. O vuole fare aumentare il numero di portoghesi a bordo dei mezzi?”.
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