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27 Giugno 2018 - 14:46
“Non possiamo lasciare alle famiglie dei mafiosi l’utilizzo dei beni confiscati” è stato l’appello lanciato dal prefetto di Torino, Renato Saccone, martedì mattina, all’incontro tenutosi a Cascina Caccia, alla presenza di sindaci del territorio coinvolti nell’acquisizione dei beni confiscati. Il sindaco di San Sebastiano Po, Giuseppe Bava, ha aperto i lavori portando i saluti e ringraziando la Prefettura per aver scelto Cascina Caccia come location per l’incontro: “Cascina Caccia è un luogo significativo nella lotta alla Criminalità e che il Comune ne è entrato in possesso nel 2002”.
“Un incontro organizzato a Cascina Caccia, simbolo della sconfitta della mafia” ha puntualizzato Maria Josè Fava referente di Libera Piemonte. Un immobile sequestrato alla famiglia Belfiore (Domenico Belfiore nel 1993 venne condannato all’ergastolo come mandante dell’omicidio di Bruno Caccia) e dove oggi i volontari di Acmos producono miele biologico e coltivano 200 piantine di nocciole.
A raccontare l’esperienza è stato anche il Comune di Chivasso rappresentato dall’assessore Claudio Moretti: “A Chivasso abbiamo una villa sequestrata ad un usuraio e che abbiamo simbolicamente chiamato “Casa della Legalità”. Quando il Comune ne è entrato in possesso, i proprietari l’avevano lasciata in cattivo stato ed è stata riqualificata grazie ai 120 mila euro finanziati dal Ministero dell’Interno. Oggi ospita 12 ragazzi rifugiati gestiti dalla cooperativa Marypoppins. Quell’immobile per la Comunità rappresenta anche un presidio in un quartiere popolare della città, da sempre difficile”.
“Abbiamo stanziato a bilancio 150 mila euro attraverso un bando che sarà emesso entro la fine del 2018 e rivolto ai Comuni per il riutilizzo ai fini sociali dei beni confiscati alle mafie” ha annunciato l’Assesora regionale Monica Cerutti. Già nel 2017 la Regione aveva assegnato 200 mila euro, contributo di cui hanno beneficiato 7 Comuni: Dusino San Michele e Moncalvo (Asti), Bosco Marengo (Alessandria), Nichelino, Volpiano con due progetti, Volvera (Torino) e Novara. A Torrazza dal 2015 il Comune attende di entrare in possesso della villa di Rocco Schirripa, immobile su cui pende un ricorso al Consiglio di Stato.
Sabato 23 giugno il Comune di San Sebastiano da Po, in collaborazione con Cascina Caccia, ha organizzato una marcia con partenza alle 18,15 da via Rigonda in ricordo del procuratore Bruno Caccia.
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