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VALPERGA.Vietato giocare al pallone: “Il nostro è un paese di divieti”

VALPERGA.Vietato giocare al pallone: “Il nostro è un paese di divieti”

Valperga, il paese dei divieti. Così è stato etichettato il centro alto canavesano dai gruppi di minoranza di “Primavera a Valperga” e “Impegno Civico per Valperga”  dopo che l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gabriele Francisca, ha inserito nel regolamento il divieto di giocare a pallone nel parco giochi di Corso Villanova. Un divieto molto utilizzato nei centri storici e nei cortili di parecchie città ma poco usuale in provincia e ancor meno nei giardini pubblici, soprattutto in un’area verde con giochi adatti ai bambini dagli 0 ai 12 anni. Bambini  che verranno sanzionati se non rispetteranno il punto 6 del regolamento.

La decisione, insieme all’approvazione dello studio di fattibilità del progetto di realizzazione della nuova scuola media, non sono state gradite dai consiglieri di minoranza Davide Brunasso e Giuliano Arimondo che hanno subito protocollato delle interrogazioni che saranno discusse durante il prossimo Consiglio Comunale.

Sul divieto di giocare a pallone nel parco giochi di Corso Villanova spero che si tratti di uno scherzo, anche se il posizionamento del pannello con regole e divieti per la cittadinanza vicino alla villa dove risiede il consigliere di maggioranza Monica Vallero mi fa pensare il contrario – ha affermato sarcastico l’ex sindaco Davide Brunasso –. Intanto sia io che il consigliere Giuliano Arimondo abbiamo protocollato un’ interrogazione a riguardo. Inoltre abbiamo presentato un’altra interrogazione sul progetto per la realizzazione della nuova scuola media che è stato accantonato senza alcuna motivazione. Un progetto redatto da professionisti già approvato e pagato che prevedeva quattro fasi di intervento e il primo da un milione di Euro senza diminuire le classi o spostare gli studenti dall’attuale edificio. L’amministrazione ha optato  per un progetto da 4 milioni 850mila Euro che prevede la diminuzione delle classi da 12 a 9 e la realizzazione di una scuola prefabbricata temporanea che da sola costa 300mila Euro. Nessuna garanzia sui tempi, nessuna miglioria sul perimetro molto sacrificato della palestra che rimarrebbe tale e quale. Al contrario si prevedono altri costi per la manutenzione della struttura. Il progetto è stato redatto dalla Città Metropolitana che sul frontespizio dello studio di fattibilità, disponibile on line, ha addirittura l’immagine delle scuole elementari al posto di quella delle scuole medie” ha concluso Brunasso.

Nessuna replica da parte dell’amministrazione che risponderà durante la seduta del prossimo Consiglio Comunale.

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